Noemi, morta nel letto a 23 anni: il medico di famiglia è indagato
I genitori della giovane denunciano di non aver avuto adeguata assistenza da parte della dottoressa, che ora è indagata per omicidio colposo. Il pm ordina l’autopsia e nomina come consulente un professore dell’università Tor Vergata
ORTONA. La procura di Chieti ha aperto un’inchiesta sulla tragedia di Noemi De Cicco, ortonese di 23 anni, morta nel sonno. Il medico di famiglia è indagato con l’ipotesi di reato di omicidio colposo.
Si tratta di un atto dovuto dopo la denuncia presentata dai genitori della giovane per segnalare il presunto caso di malasanità. A quel punto il nome della dottoressa è stato iscritto sul registro degli indagati anche per consentirle di nominare un proprio consulente, in vista di un accertamento tecnico irripetibile come quello dell’autopsia. Al momento, dunque, non sono emerse responsabilità certe e non è assolutamente detto che ce ne siano.
Il pubblico ministero Giancarlo Ciani si è affidato al professor Silvestro Mauriello, docente dell’università Tor Vergata di Roma: l’incarico per eseguire l’esame medico-legale sarà conferito lunedì mattina negli uffici giudiziari di via Spaventa. Anche Giancarlo De Cicco, il papà di Noemi (assistito dall’avvocato Italo Colaneri), e Anita Monika Klocek, la madre della giovane (difesa dall’avvocato Fabio Vincenzo Palermo), potranno scegliere un consulente.
Nei giorni scorsi la ragazza, con seri problemi di salute e di disabilità, aveva la febbre alta. I genitori lamentano di non aver ricevuto, a fronte della gravità della situazione della figlia, adeguata assistenza da parte del medico di famiglia. Il quadro clinico della ventitreenne, già di per sé delicato, è peggiorato repentinamente. Finché, mercoledì mattina, i genitori hanno trovato Noemi senza vita nella sua camera da letto. Sul posto sono intervenuti anche gli operatori del 118, ma ogni tentativo di rianimare la giovane è risultato inutile.
Nelle ore successive i genitori di Noemi hanno presentato una denuncia ai carabinieri della stazione di Ortona e, di conseguenza, il caso è arrivato all’attenzione del pubblico ministero di turno.
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