Ortona, attacco sventato dei pescatori di frodo in trasferta: salvati polpi e ricci
Sequestrato un carico di 60 kg a Francavilla con due sub campani denunciati. E nel porto segnalati tre baresi. La Guardia costiera: "Segnalazioni in aumento, operano come delle vere e proprie bande"
ORTONA. Sono 60 i kg di polpo che la Capitaneria ha, in collaborazione con i carabinieri, sequestrato a due pescatori subacquei di frodo "in trasferta" arrivati dalla provincia di Napoli.
I due sono stati sorpresi dai carabinieri a Francavilla mentre risalivano in auto alle 3 di questa notte con il carico già nel cofano. E’ stata attivata la Guardia costiera di Ortona, che era sulle loro tracce già da tempo: il bottino, oltre 60 kg di polpi ancora vivi, è stato rigettato in mare, mentre l’attrezzatura da sub è stata posta sotto sequestro e sarà destinata alla confisca.
Sempre nella sera di ieri, nei pressi del porto di Ortona, i militari della Guardia costiera hanno intercettato altri due veicoli, con a bordo tre soggetti provenienti dal Barese, con nel cofano mute da sub, fucili subacquei e un piccolo gommoncino. I tre, già noti alla Capitaneria in quanto già precedentemente sanzionati per pesca di frodo di ricci, erano in procinto di immergersi, ma sono stati intercettati in tempo, identificati e diffidati dall’effettuare attività di pesca non consentita. Nel frattempo i loro veicoli sono stati segnalati ai diversi comandi marittimi della costa per controlli mirati lungo l’intero litorale della provincia anche nelle prossime sere.
Avvistamenti e segnalazioni di pescatori subacquei sono aumentate con la riapertura delle attività commerciali. Ricci e polpi sono assai richiesti in alcuni mercati in nero soprattutto di Puglia e Campania. Secondo la guardia costieri i pescatori operano come delle vere e proprie bande, con tanto di “palo” posizionato in punti strategici pronto a dare l'allarme nel caso arrivassero le forze di polizia.