Paglieta: ragazzo morso al volto dal cane, chiesti i danni al veterinario

Il 15enne aggredito dal suo rottweiler durante la visita. I consulenti legali della famiglia di Agnone: «Pronti a citare quel medico»

PAGLIETA. Morso a 15 anni dal suo rottweiler nello studio del veterinario: la famiglia chiede i danni. I genitori dell’adolescente di Agnone che si è dovuto sottoporre a un intervento d’urgenza al volto, sono pronti a citare in giudizio lo studio veterinario di Paglieta dove, lo scorso 22 maggio, padre e figlio avevano portato il cane di famiglia. Per fare luce sull’accaduto, la famiglia, attraverso il consulente Sabino De Benedictis, si è affidata a Studio3A-Valore spa, società specializzata nel risarcimento danni.
A maggio padre e figlio avevano portato il rottweiler a fare una visita per problemi di salute. Prima di procedere con un eventuale intervento chirurgico, il veterinario, P.T., aveva sottoposto l’animale ad alcune radiografie. «Per tutte le operazioni si è fatto aiutare dai due padroni, compreso il minore», sostiene lo studio di consulenza, «senza informarli delle possibili conseguenze». Il racconto parla che il papà ed il ragazzino avrebbero tenuto fermo il cane mentre gli veniva tosato il pelo dalla zampa per l’iniezione con l’anestetico e dal ventre per fare i raggi. Dopo questi, è stata decisa una cura farmacologica prima di portare il cane sotto i ferri. A quel punto il padre del 15enne è andato col medico in un’altra stanza per farsi prescrivere i medicinali, mentre il ragazzo è rimasto da solo accanto al cane sotto sedazione. «Ma l’animale, alterato, sofferente e forse già in fase di risveglio, lo ha attaccato», sostiene lo Studio 3A, «mordendolo al volto, per poi ricadere di nuovo esanime sul lettino». Sono seguiti momenti di panico e tensione.

Il ferito è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Pescara, in Chirurgia pediatrica, e operato d’urgenza per suturargli le ferite  e per ricostruirgli cartilagini e muscoli recisi. «È stato dimesso dopo 5 giorni ma si è dovuto sottoporre a lungo a medicazioni e a un trattamento farmacologico», sottolineano i consulenti.

Nello studio veterinario erano intervenuti anche i carabinieri. Lo studio consulente, ravvisando gravi omissioni nella condotta del veterinario, avrebbe cercato di contattare lo studio per la richiesta delle coperture assicurative. «Finora, però, non ha risposto», sostiene la società di patrocinio stragiudiziale, «se non arriveranno riscontri, ci sarà una citazione in causa per ottenere giustizia e un adeguato ristoro dei danni patiti dal quindicenne e dalla sua famiglia». (s.so.)
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