Parcheggio coperto gestione prorogata

VASTO. Da 30 a 45 anni. È stata prorogata per ulteriori quindici anni la gestione del parcheggio di via Foscolo aggiudicato nel 2011 alla ditta De Francesco, la stessa impresa che ha realizzato la struttura nel centro storico. A distanza di due anni dalla gara, aspramente contestata per la durata trentennale della concessione, l’amministrazione ha modificato i termini contrattuali approvando con una delibera di giunta una “variante tecnica migliorativa” dell’importo di 1.700.000 euro per la realizzazione di una serie di opere: gruppo elettrogeno, trattamento colante protettivo antipolvere, due chioschi in legno e 16 gazebo sull’ultimo piano, un impianto fotovoltaico da 5 Kw, un bar open space e pensiline con annesso impianto fotovoltaico in grado di garantire l’autonomia energetica al parcheggio.

L’impresa ha ottenuto in cambio il prolungamento del contratto per ulteriori quindici anni, impegnandosi a versare al Comune altre 6 mila euro all’anno in aggiunta alle 12 mila euro previsti nell’appalto. Le minoranze, che sollevano forti perplessità sulla procedura utilizzata dall’amministrazione comunale, sono sul piede di guerra. «È necessario fare chiarezza sulla vicenda», attacca Etelwardo Sigismondi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia che ha presentato una richiesta di accesso agli atti, «nel prorogare di ulteriori quindici anni la gestione del multipiano la giunta ha, di fatto, bypassato i termini fissati nel bando, cioè trent’anni. È intenzione nostra capire quali lavori non prevedibili all’atto di pubblicazione del bando di gara, giustificano la proroga della concessione del parcheggio di un periodo elevato di 45 anni».

Altrettanto critico Davide D’Alessandro. “Se l’amministrazione Lapenna in questi anni avesse dedicato la stessa attenzione e cura rivolta al multipiano ad altre questioni ben più importanti e rilevanti, forse avremmo potuto arrestare il declino di Vasto, che rischia di essere irreversibile», sostiene il consigliere comunale indipendente, «le priorità della città sono altre. L’emergenza stradale, con arterie dissestate e pericolose buche, è ai massimi storici. Dedichiamo nove mesi l’anno a parlare di turismo che precipita».

Anna Bontempo

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