Parcheggio multipiano, Menna s’incatena
L’ambientalista: struttura svenduta a un privato per 45 anni e l’antenna è rimasta Il commerciante Spadaccini: al Comune mille euro al mese, la Procura indaghi
VASTO. «Il parcheggio multipiano di via Foscolo non è più di proprietà comunale: è stato svenduto a un privato che sta facendo solo i suoi interessi in danno della collettività». È andata in scena ieri, davanti agli ambulanti del mercato settimanale di viale D’Annunzio, la manifestazione di protesta contro l’antenna per la telefonia mobile installata sul torrino della struttura da 330 posti auto. L’hanno organizzata Ivo Menna, che per l’occasione si è anche incatenato a due passi dal traliccio, e Teodoro Spadaccini, titolare di un negozio di frutta e verdura. I due nelle scorse settimane hanno dato vita a un Comitato che ha già raccolto 2.500 firme, molte delle quali apposte ieri dai cittadini che hanno assistito alla protesta.
Quella che alla vigilia era stata annunciata come una iniziativa contro l’antenna ha preso presto un’altra piega. «Bisogna indagare sull’appalto», è l’invito rivolto da Spadaccini, «perché i carabinieri non vanno in Comune ad acquisire la documentazione? Trovo assurdo che la giunta abbia regalato, perché di regalo si tratta, un’opera pubblica a un privato che per 45 anni potrà gestire il parcheggio versando nelle casse dell’ente solo mille euro al mese. La cosa paradossale», insiste il commerciante, «è che sono state fatte passare per migliorie opere come il parco fotovoltaico, che l’impresa si accinge a installare, e un bar. È una vergogna, la Procura deve intervenire e aprire un’indagine».
Menna, ambientalista storico e animatore della lista civica La Nuova Terra, di cui è stato candidato sindaco nel 2011, ha chiamato a raccolta gli ambulanti che, dopo aver ascoltato in silenzio, hanno cominciato a inveire contro l’amministrazione comunale. Sono volate parole grosse. «Tra un po’ vi manderanno via dal piazzale perché sorgerà un parco fotovoltaico: al posto delle bancarelle metteranno i pannelli solari. Questo ormai è diventato tutto, tranne che un parcheggio. Non è una struttura al servizio della collettività, ma un luogo in cui fare business. Al sindaco Luciano Lapenna chiediamo un’ordinanza di rimozione dell’antenna, che va smontata immediatamente, non basta la semplice sospensione dei lavori disposta dai due provvedimenti firmati dai dirigenti. Vogliamo anche sapere chi è il responsabile del rilascio dell’autorizzazione in pieno centro, in una zona densamente abitata e su una struttura di proprietà pubblica», aggiunge Menna, che ha annunciato altre iniziative di protesta contro il traliccio, anche se l’antenna ormai altro non è che la punta dell’iceberg di una operazione ritenuta da tanti molto discutibile perché consente a un privato di gestire un parcheggio pubblico per mezzo secolo.
Anna Bontempo
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