Pediatri a confronto su disturbi mentali e asma tra i giovani

10 Novembre 2024

CHIETI . Dare nuovi impulsi alla ricerca scientifica in ambito pediatrico e suscitare stimoli innovativi riguardo i nuovi approcci diagnostici e terapeutici, per migliorare l’assistenza a bambini ed...

CHIETI . Dare nuovi impulsi alla ricerca scientifica in ambito pediatrico e suscitare stimoli innovativi riguardo i nuovi approcci diagnostici e terapeutici, per migliorare l’assistenza a bambini ed adolescenti dell’Abruzzo. Questo l’obiettivo del congresso regionale della Società italiana di Pediatria e il corso di Pneumologia e Allergologia pediatrica all’Università d’Annunzio. Nell’Auditorium dell’ateneo di Chieti si sono tenuti due giorni di studio e confronto, organizzati da Francesco Chiarelli, direttore della Clinica Pediatrica dell’università di Chieti e componente del direttivo regionale della Società italiana di pediatria, e Marisa D’Andrea, presidente regionale della stessa società. Il congresso è stato preceduto dal corso di Pneumologia e allergologia pediatrica, tenuto da Sabrina Di Pillo, responsabile del Centro regionale di Allergologia e Pneumologia pediatrica di Chieti.
Il momento di confronto tra i medici è servito per trattare temi di attualità, come adolescentologia, problematiche comportamentali, disforia e incongruenza di genere, disturbi alimentari, malattie rare (anche in cardiologia pediatrica), deficit di crescita e malattie autoimmuni. «Secondo l’organizzazione mondiale della sanità, circa la metà di tutti i disturbi mentali esordiscono prima dei 14 anni», sottolinea Chiarelli, «e se non trattati persistono con gravi implicazioni anche in età adulta. Nonostante la marcata incidenza, gran parte delle problematiche di salute mentale presenti in adolescenza rimangono non riconosciute e non trattate. Tante malattie psichiatriche complesse sono aumentate tra i ragazzi dopo il Covid».
L’allergologa Di Pillo: «L’asma è la patologia cronica più frequente in età pediatrica, ne soffre circa il 10% dei bambini e proprio per questo trattiamo in modo particolare la forma grave. Il trattamento dell’asma in età pediatrica, soprattutto nelle sue forme più gravi, ha visto emergere importanti novità negli ultimi due anni, con effetti positivi a livello clinico, sul benessere quotidiano di questi bambini e adolescenti e sui costi generali di gestione della patologia». (o.d.a.)