Più acqua al Vastese dalla diga di Chiauci
L’impianto supera una nuova ispezione del Rid: parte il completamento della struttura
CHIAUCI. Il Vastese può disporre per i mesi estivi di abbondanti risorse idriche. Più del doppio dello scorso anno. Non è solo l’effetto della primavera piovosa. A portare l’acqua nel Vastese è stata la diga di Chiauci. In un periodo di grave emergenza idrica e il divieto di utilizzo dell’acqua proveniente dalla traversa di Pietrafracida (Lentella) del fiume Trigno, la diga ha permesso alle industrie di lavorare e contestualmente ha dissetato la popolazione della riviera senza togliere al mondo agricolo la necessaria risorsa idrica.
Il 30 maggio scorso, al termine di una ispezione del Rid, il Registro nazionale delle dighe, l’invaso di Chiauci ha superato tutti gli esami. «Gli ispettori hanno riconfermato per questo un finanziamento di 7 milioni di euro che verrà erogato dal ministero delle Infrastrutture prima possibile», dice il presidente del Consorzio di bonifica sud, Fabrizio Marchetti. «Nonostante gli stipendi a singhiozzo gli ingegneri Giovanni Sportelli e Gilda Buda hanno continuato a operare con grande serietà insieme al resto del personale di questo Consorzio. Sento il dovere di ringraziarli se la diga di Chiauci è stata additata ad esempio a livello europeo», afferma il dirigente.
Presto la diga potrà raccogliere 9 milioni di metri cubi di acqua. L’andamento dei lavori è soggetto a variazioni dovute a molteplici fattori. Non è quindi possibile indicare la data di ultimazione dell’opera. Una volta completato, l’invaso potrà contenere 14 milioni e 200 mila metri cubi di acqua.
La Regione dovrebbe, da parte sua, accelerare il finanziamento di 300 mila euro necessario per migliorare la traversa di San Giovanni Lipioni. Nei giorni scorsi il Consorzio di bonifica e il Coniv hanno speso soldi propri per rimuovere alcuni massi che impedivano il regolare deflusso dell’acqua. Serve tuttavia un dragaggio più massiccio oltre all’adeguamenro delle condotte. La spesa sostenuta la scorsa settimana è stata di 5 mila euro, ma ha migliorato molto la captazione e distribuzione idrica nella vallata.
Confortanti i prelievi eseguiti dal Sian della Regione. Gli esperti confermano che l’acqua è buona e idonea al consumo umano. Intanto procede l’intervento di bonifica della traversa di Lentella. Arta e Asl stanno monitorando costantemente la situazione. L’auspicio di tutti è che fra qualche mese il Vastese possa tornare a disporre anche dell’acqua prelevata a Pietrafracida. (p.c.)
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