CHIETI-PESCARA

Professore assenteista all'università, firmava gli esami e percepiva l'aumento di stipendio

La guardia di finanza sequestra 130 mila euro a Raoul Saggini, docente della d'Annunzio. E' accusato di truffa e falso, decisive le testimonianze di studenti e collaboratori

CHIETI. La guardia di finanza ha sequestrato circa 130 mila euro a Raoul Saggini, professore dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio, nei cui confronti vengono impotizzati  la truffa aggravata ed il falso. Il nome del professore al momento non è stato diffuso. Il sequestro, preventivo, è stato effettuato dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza e della polizia giudiziaria della procura della Repubblica di Chieti. Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale teatino nei confronti del professore ordinario dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara.
Secondo quanto riferito dalla Finanza, dall’attività di indagine è emerso il totale inadempimento degli obblighi didattici a carico del citato docente previsti dai piani di studio dell’Ateneo.
Sempre secondo quanto reso noto dai finanzieri, in base alle dichiarazioni degli studenti, dei collaboratori di cattedra, e dall’analisi documentale acquisita presso l’Università, è emerso che Saggini, per l’intero anno accademico 2016/2017, 2017/2018 e per il primo semestre del 2018/2019, ha omesso di svolgere le lezioni, affidate in via sistematica ai suoi collaboratori. Inoltre, sempre secondo quanto riferito dalle Fiamme Gialle, il professore, avrebbe falsamente attestato sul registro, di aver svolto una serie di attività in favore degli studenti quando in realtà stava fuori sede.

Inoltre, è stato accertato che il professore, mediante false dichiarazioni ha fatto si che gli fossero riconosciuti degli aumenti di stipendio.