TORINO DI SANGRO
Profughi afghani, controlli Asl su vitto e mancanza acqua calda
Verifiche al Centro di accoglienza disposte dalla prefettura in seguito alle segnalazioni su un ritardo nella distribuzione dei kit
TORINO DI SANGRO. Sono in corso controlli, disposti dalla prefettura di Chieti, che vedono impegnata la Asl, come autorità sanitaria, nel centro di accoglienza di Torino di Sangro che ospita circa 50 profughi afghani. Le verifiche si sono rese necessarie in seguito ad alcune segnalazioni circa un ritardo nella distribuzione dei kit, ma anche sul vitto circa la sua corrispondenza a quanto previsto dal capitolato e sugli aspetti sanitari del centro, specie la mancanza di acqua calda nella struttura.
I profughi, dopo essere arrivati in Italia, erano stati collocati nell'Interporto di Avezzano: 50 sono stati sistemati nel Cas Hotel Costa Lecceta di Torino di Sangro e 20 nel Cas di Palmoli, due strutture che vengono normalmente utilizzate per i richiedenti protezione internazionale. L'esito dei controlli dovrebbe conoscersi nel tardo pomeriggio. I 70 ospiti hanno già
fatto la quarantena e sono stati vaccinati ad Avezzano.