«Progetto mai in aula» Ammesso l’errore sui 160 appartamenti
La maggioranza messa alle strette sull’edilizia concertata nel rione Santa Rita Slitta nella notte la discussione sulla Asl.
LANCIANO. Il maxi progetto di edilizia concertata a Santa Rita - circa 160 appartamenti per 65mila metri cubi di cemento dal costo di 35 milioni di euro - approvato dal commissario nominato dal Tar e non dal consiglio comunale, tocca i nervi scoperti della maggioranza di centrodestra. Nella seduta di ieri, dalla quale sarebbero dovuti uscire i provvedimenti per conservare la Asl Lanciano-Vasto e su dove costruire il nuovo ospedale, la mozione del Pd sul “caso Euro Immobiliare” infiamma la polemica e mette in luce le frizioni nel Pdl, che ammette gli errori politici nell’esame della pratica.
Alla fine la proposta della minoranza è respinta. L’urbanistica si conferma il “tallone d’Achille” dell’amministrazione comunale. Basta una mozione del gruppo di minoranza, la cui discussione tra l’altro veniva rinviata da mesi, a mandare nel pallone la maggioranza e a rendere necessaria la sospensione per quasi un’ora del consiglio prima e una riunione dei capigruppo poi. Il piano di edilizia concertata, da 160 appartamenti in cambio di un’opera pubblica (un ponte pedonale), è stato autorizzato dal commissario nominato dal Tar, al quale la Euro Immobiliare era ricorsa perché l’iter del progetto si era bloccato in municipio. «Perché l’argomento non è stato mai portato all’attenzione del consiglio, anche dopo la sentenza del Tar?», chiedono i consiglieri di opposizione, «sono state lese le prerogative di questo organo. Si faccia ricorso per annullare gli atti del commissario».
«Il comportamento omissivo del Comune, probabilmente, ha avvantaggiato un privato», rincara la dose Pasquale Sasso (Pd). Le altre ditte dovranno infatti ripresentare la proposta di edilizia concertata entro il 22 dicembre. «Sono state presentate osservazioni al commissario, che le ha respinte. Il Comune non può fare più», replica il sindaco Filippo Paolini. La minoranza trova la sponda, inaspettata, nel capogruppo del Pdl, che avvia la diatriba interna. «Il consiglio è stato estromesso», afferma Mario Bruno, «serve una commissione d’inchiesta». «Una commissione contro le nostre mancanze? Assurdo», interviene Luciano Fratangelo. «L’edilizia concertata è parte del programma di governo, si vada avanti. Chi è contrario è fuori», dice Vincenzo Cotellessa (ex An), riferendosi al gruppo di Bruno e degli ex foschiani, corrente in cui è diviso il Pdl.
Solo la sospensione calma gli animi. Il centrodestra torna e boccia la mozione della minoranza, che grida allo scandalo. Il Pdl incaricherà la commissione esaminatrice di valutare la congruità dell’interesse pubblico con il progetto varato dal commissario; gli altri progetti saranno riesaminati. Le prime quattro ore vanno via così. A tarda sera si discute di sanità. Due le proposte: il Pd, contrario alla fusione con la Asl di Chieti e al nuovo ospedale; e il Pdl, che non critica la soppressione della Asl e apre all’ipotesi di spostare la struttura.
Alla fine la proposta della minoranza è respinta. L’urbanistica si conferma il “tallone d’Achille” dell’amministrazione comunale. Basta una mozione del gruppo di minoranza, la cui discussione tra l’altro veniva rinviata da mesi, a mandare nel pallone la maggioranza e a rendere necessaria la sospensione per quasi un’ora del consiglio prima e una riunione dei capigruppo poi. Il piano di edilizia concertata, da 160 appartamenti in cambio di un’opera pubblica (un ponte pedonale), è stato autorizzato dal commissario nominato dal Tar, al quale la Euro Immobiliare era ricorsa perché l’iter del progetto si era bloccato in municipio. «Perché l’argomento non è stato mai portato all’attenzione del consiglio, anche dopo la sentenza del Tar?», chiedono i consiglieri di opposizione, «sono state lese le prerogative di questo organo. Si faccia ricorso per annullare gli atti del commissario».
«Il comportamento omissivo del Comune, probabilmente, ha avvantaggiato un privato», rincara la dose Pasquale Sasso (Pd). Le altre ditte dovranno infatti ripresentare la proposta di edilizia concertata entro il 22 dicembre. «Sono state presentate osservazioni al commissario, che le ha respinte. Il Comune non può fare più», replica il sindaco Filippo Paolini. La minoranza trova la sponda, inaspettata, nel capogruppo del Pdl, che avvia la diatriba interna. «Il consiglio è stato estromesso», afferma Mario Bruno, «serve una commissione d’inchiesta». «Una commissione contro le nostre mancanze? Assurdo», interviene Luciano Fratangelo. «L’edilizia concertata è parte del programma di governo, si vada avanti. Chi è contrario è fuori», dice Vincenzo Cotellessa (ex An), riferendosi al gruppo di Bruno e degli ex foschiani, corrente in cui è diviso il Pdl.
Solo la sospensione calma gli animi. Il centrodestra torna e boccia la mozione della minoranza, che grida allo scandalo. Il Pdl incaricherà la commissione esaminatrice di valutare la congruità dell’interesse pubblico con il progetto varato dal commissario; gli altri progetti saranno riesaminati. Le prime quattro ore vanno via così. A tarda sera si discute di sanità. Due le proposte: il Pd, contrario alla fusione con la Asl di Chieti e al nuovo ospedale; e il Pdl, che non critica la soppressione della Asl e apre all’ipotesi di spostare la struttura.