Progetto Teti, la smentita del rettore: nessuna intesa tra università e Altair D’Arcangelo

28 Gennaio 2025

Il rettore dell’università D’Annunzio, Liborio Stuppia, ha smentito categoricamente un accordo con Altair D’Arcangelo per il progetto Teti, su cui aveva acceso i riflettori il programma Report

CHIETI. «Il progetto Teti? Ne abbiamo parlato una volta, ma poi tutto è caduto nel nulla. Per essere chiari: non c’è alcun atto dell’università d’Annunzio su questo progetto». Il giorno dopo la puntata della trasmissione Report sul patron del Chieti calcio, Altair D’Arcangelo, e sul suo progetto Teti, a parlare è il rettore dell’ateneo teatino-pescarese Liborio Stuppia. Il rettore dice di aver incontrato D'Arcangelo che gli ha illustrato il progetto, ma poi non ne è seguito nulla di concreto. Al momento la d’Annunzio ha solo un’intesa con la società Virgo per fare ricerca scientifica sui prodotti cosmetici. Dell’ambizioso progetto Teti invece non c’è traccia.

IL PROGETTO TETI

Presentato lo scorso 30 ottobre a Roma, alla Camera dei deputati, il progetto Teti era stato pensato come la nuova casa del Chieti calcio. In una palazzina nei pressi dello stadio Angelini, il progetto prevede la nascita di un centro polifunzionale con alloggi per giocatori, palestra, bar, ristorante, centro benessere, ambulatori medici e aule didattiche. Il comunicato stampa ufficiale con cui a settembre scorso era stata presentata l'iniziativa, parlava anche testualmente di una «collaborazione con l’università d’Annunzio», grazie a cui «Teti diventerà un centro formativo di eccellenza, in cui la preparazione atletica si integra con lo sviluppo accademico e professionale». Una collaborazione che il rettore smentisce. Al di là dell'intesa siglata per motivi di ricerca scientifica sui prodotti cosmetici, non c'è mai stato un accordo per mandare avanti il progetto a supporto dei colori neroverdi.

IL RETTORE STUPPIA

«Portiamo avanti le nostre iniziative in assoluta trasparenza», dice il rettore Stuppia, «facciamo conferenze stampa di presentazione e prima ancora i progetti seguono un lungo e approfondito iter, con delibere, atti e passaggi negli organi di governo universitario. Sul progetto Teti non c’è alcun atto. Di questa iniziativa abbiamo parlato una volta, diversi mesi fa, poi, però, per quanto concerne l’università d’Annunzio, tutto è caduto nel nulla. Posso confermare che l'ateneo d'Annunzio ha un protocollo d’intesa con la società Virgo per fare ricerca scientifica. E posso confermare anche di aver incontrato un paio di volte l’imprenditore D’Arcangelo, con cui abbiamo parlato di diverse cose, ma non c’è alcun progetto in essere. Ricordo che aveva detto di voler costruire un campo da calcio all’interno del nostro terreno del Ciapi, ma non se n’è fatto nulla. Ha parlato anche di voler costruire un nuovo stadio a cui però noi, come università, non eravamo interessati».

IL SINDACO FERRARA

L’inchiesta di Report - che ha svelato l’indagine a carico di D’Arcangelo per una serie di reati che vanno dall'associazione a delinquere alla bancarotta fraudolenta a diversi reati tributari fino a condotte di riciclaggio e autoriciclaggio dei proventi di frodi fiscali – ha avuto molta eco in città, tanto che è intervenuto anche il sindaco Diego Ferrara. «Il giornalismo d'inchiesta è la più importante manifestazione di libertà che solo una vera democrazia permette di esercitare», commenta il sindaco, «nel particolare, sul caso Altair D'Arcangelo esprimo solo due concetti: da garantista ante litteram non ho mai espresso pareri su persone indagate prima dei tre gradi di giudizio, ma neanche dopo; i percorsi degli imprenditori non devono mai intrecciarsi con quelli della politica; l'impegno e la sussidiarietà del privato nei confronti dell'amministrazione pubblica possono concretizzarsi solo attraverso adempimenti burocratici trasparenti».