Rifiuti, debiti con il Civeta Vasto deve oltre 2 milioni
CUPELLO. I comuni consorziati non pagano e il Civeta avvia le procedure per il recupero dei crediti che ammontano a 4.391.000 euro. È allarme rosso al Consorzio intercomunale che gestisce l’impianto...
CUPELLO. I comuni consorziati non pagano e il Civeta avvia le procedure per il recupero dei crediti che ammontano a 4.391.000 euro. È allarme rosso al Consorzio intercomunale che gestisce l’impianto di compostaggio e di riciclaggio di Valle Cena.
La difficile situazione finanziaria dell’ente consortile sarà al centro dell’assemblea dei sindaci indetta per giovedì 7 febbraio dal presidente, Tiziana Magnacca. All’ordine del giorno lo stato di insolvenza di alcuni comuni consorziati che sta creando non pochi problemi al Consorzio. Secondo il responso del collegio sindacale, l’ente rischia il default di cassa. Il debito più cospicuo è quello maturato dal comune di Vasto (2.582.420 euro), seguito a ruota da Cupello (916.974 euro), San Salvo (758.190) e Monteodorisio (133.591).
Nelle somme sono conteggiati i costi per il conferimento, le quote sociali, gli interessi per ritardato pagamento e, per i soli comuni di San Salvo e Monteodorisio, anche le spese per la raccolta e lo spazzamento. I debiti maturati vanno dal 2010 al 2013.
«La situazione finanziaria del Civeta è critica, ma bisogna distinguere se la morosità è relativa al conferimento o allo spazzamento», sostiene la Magnacca, «per quanto riguarda il mio comune, il debito è relativo a un vecchio contenzioso maturato durante la precedente amministrazione di centrosinistra. So che il Cda ha dato mandato per l’avvio delle procedure esecutive per il recupero dei crediti. Come assemblea dei sindaci verificheremo lo stato dell’arte e decideremo le iniziative da intraprendere».
Nel frattempo è scontro aperto tra Angelo Pollutri, sindaco di Cupello e il suo omologo di Pollutri, Nicola Benedetti. Quest’ultimo ha diffuso i dati relativi ai comuni morosi. «Contrariamente a quanto sostiene Benedetti il comune di Cupello vanta un credito nei confronti del Civeta di circa un milione e 200 mila euro per accertamenti Ici e Tarsu che il Consorzio non ha versato», precisa Pollutri, «da quando sono sindaco, non ho nè preteso nè ricevuto per le casse comunali un solo centesimo come eco-ristoro. Per non appesantire le difficoltà di cassa del Consorzio ho agito utilizzando lo strumento delle compensazioni. Il debito del Civeta nei confronti delle discariche di Lanciano e di un altro impianto molisano è il frutto della mancanza di serietà della Regione che, per un caso simile a quello del Consorzio, ha emanato attraverso il presidente della giunta una ordinanza per evitare che i rifiuti del lancianese andassero in giro per altre strutture. Non condivido il protagonismo del sindaco Benedetti che, pur di guadagnare un minimo consenso senza sapere neanche cos’è la raccolta differenziata, accusa un collega che nel suo comune ha raggiunto nel mese di gennaio il 65,7% di differenziazione dei rifiuti», conclude Pollutri.
Anna Bontempo
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