Rifiuti, la Pulchra fa 435 mila euro di utili

Approvato il bilancio 2012, rinviata la scelta del nuovo consiglio di amministrazione della società
VASTO. L’attuale Cda resta in sella, ma ancora per pochi giorni. L’assemblea dei soci della Pulchra ha rinviato a domenica prossima il rinnovo delle cariche sociali ricoperte da Enrico Tilli e Ezio Di Santo, presidente e componente del consiglio di amministrazione della società partecipata in cui il Comune detiene il 51 per cento del pacchetto azionario.
La riunione è stata sospesa dopo l’ approvazione del bilancio consuntivo che si è chiuso con un utile netto di 435 mila euro, a causa di alcuni impegni del sindaco Luciano Lapenna. Spetta infatti al primo cittadino, quale rappresentante legale del partner pubblico, indicare il nome di chi andrà a sostituire Tilli e Di Santo. La soluzione che si sta facendo strada nelle ultime ore è proprio quella indicata dal sindaco, il quale già nelle scorse settimane aveva manifestato l’intenzione di applicare la spending review alla Pulchra, azzerando il Cda e inserendo personale comunale, in modo tale da risparmiare sulle indennità, il cui costo annuo si aggira sulle 15 mila euro.
Su questa linea, che trova ampio consenso nell’ala sinistra della maggioranza (Sel e Prc), è d’accordo anche il Partito socialista, il quale però esprime il proprio disappunto per non essere stato interpellato. «Il Psi invoca da sette mesi la riduzione dei costi della politica ed esprime la ferma convinzione che anche per la Pulchra vada percorsa la strada del risparmio di spesa», sostiene il segretario Luigi Rampa, «anche un ente o una società mista pubblico-privato con il bilancio in attivo, se ha la possibilità di ridurre ulteriormente i costi (ovviamente senza che ciò abbia ripercussioni sulla qualità dei servizi offerti al cittadino), ha il dovere di farlo, in tal modo incrementando ulteriormente gli utili che, a loro volta, possono essere reinvestiti nel miglioramento dei servizi». E il Pd? Dopo aver sostenuto che la spending review non si applica alle società partecipate il Partito democratico ritorna sull’argomento per meglio precisare la posizione del direttivo. «La presenza dei partiti nelle società partecipate non è solo un costo, ma un’occasione per orientare scelte concrete nell’interesse della collettività», afferma il coordinatore Antonio Del Casale, «abbiamo, però, la consapevolezza delle gravi difficoltà che vivono le famiglie e i giovani, per cui ogni segnale di azione virtuosa della pubblica amministrazione rappresenta un passo verso la riconquista del rapporto di fiducia con i cittadini. È questo il motivo, oltre che il concreto risparmio, che ci fa molto apprezzare la proposta del sindaco e degli assessori di utilizzare la soluzione interna che dovrà però essere a costo zero».
Anna Bontempo
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