Rifiuti, settecento bollette restituite al Comune
“Indirizzo sconosciuto” è la dicitura delle Poste sulle buste non consegnate La prima rata è scaduta venerdì. I funzionari: spediremo nuove lettere
VASTO. “Indirizzo sconosciuto”. È la dicitura apposta sui plichi contenenti i bollettini della Tares, la nuova tassa che ha sostituito la Tarsu sui rifiuti solidi urbani e che, per legge, deve coprire il servizio al 100 per cento. Sono circa 700 i vastesi che non hanno ricevuto gli avvisi di pagamento per un disguido postale. Le lettere non sono state recapitate agli interessati e sono tornate indietro. Trattandosi di due rate con scadenza al 31 maggio e al 30 giugno, molti cittadini sono preoccupati di dover pagare gli interessi di mora.
I più disorientati sono gli anziani, ma dal Comune giungono rassicurazioni. «Spediremo le lettere di nuovo», dicono alcuni funzionari comunali, «i cittadini non devono preoccuparsi, potranno pagare l’importo dovuto con la rata di giugno, in un’unica soluzione, senza incorrere in alcuna sanzione».
Nel frattempo sono in corso i controlli per verificare il numero preciso dei contribuenti che non hanno ricevuto i bollettini. Si ipotizza che siano circa 700, ma è un dato che potrà essere confermato solo nei prossimi giorni quando le verifiche saranno ultimate. Il disguido, che viene attribuito alle Poste, ha comunque riacceso le polemiche sulla Tares. Il Comune ha chiesto il pagamento anticipato della tassa scatenando le proteste delle opposizioni. Gli stessi commercialisti hanno suggerito ai loro clienti di non pagare in anticipo in quanto la normativa nazionale che consente agli enti locali di chiedere i versamenti anticipatamente è in evoluzione e ci sarebbero ancora degli aspetti importanti da chiarire. Ma in Comune sono perentori.
Nel precisare che i pagamenti non sono facoltativi ma dovuti, il dirigente del settore Finanze, Alfonso Mercogliano, ricorda che gli introiti della Tares servono per garantire il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, nonché i costi di conferimento degli stessi nell’impianto di compostaggio di Valle Cena. Contrarie al pagamento anticipato della tassa le minoranze consiliari, secondo le quali non è il momento adatto per chiedere soldi in anticipo ai cittadini, soprattutto se alla richiesta di pagamento non fa riscontro l’offerta di servizi adeguati.
Anna Bontempo
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