Il rifugio Pomilio sulla Maielletta (Wilkipedia)

RAPINO

Rifugio Pomilio conteso, il Comune lo richiede

Avviata azione legale per avere la struttura sulla Maielletta dopo la sentenza del 2019 del Commissario per il riordino degli Usi civici che ha dichiarato nulli tutti i contratti

RAPINO. Il Comune di Rapino ha avviato un'azione legale per avere il rifugio Pomilio sulla Maielletta dopo che una sentenza del 2019 del Commissario per il riordino degli Usi Civici ha stabilito la natura demaniale dell'area su cui sorge il rifugio e ha dichiarato nulli tutti i contratti relativi, ordinandone il reintegro a favore dei cittadini di Rapino.

Il Cai (Club alpino) di Chieti, sulla base della sentenza, ha chiesto ora, con un atto di citazione nei confronti del Comune, di riavere il valore della struttura realizzata. «A questo punto - spiega all'agenzia giornalistica Ansa il sindaco, Rocco Micucci - non abbiamo potuto fare altro, come amministrazione, che dare mandato al nostro legale per chiedere immediatamente il reintegro dell'area e di tutto quanto vi insiste, pretendendo quindi anche la restituzione di tutti i canoni percepiti dalla data della sentenza, cioè gli affitti derivanti dalla gestione del rifugio e dalla installazione delle antenne radiotelevisive, i cui contratti dovranno essere volturati a favore del Comune di Rapino per il futuro».

Il Comune si riserva di quantificare nelle sedi opportune quanto dovuto per il passato. «Abbiamo atteso a mettere in esecuzione da subito la sentenza, per cercare una soluzione che contemplasse tutti gli interessi, sempre però nel rispetto delle norme - aggiunge Micucci. L'accelerazione voluta con l'atto di citazione proposto dal Cai determina che dobbiamo ora tutelare gli interessi della collettività di Rapino, come richiesto dai giudici, riservandoci di addivenire alle giuste valutazioni economiche, non perdendo però di vista il dovere di garantire il mantenimento di uno sviluppo turistico ecosostenibile e ecocompatibile della intera zona».