«Chieti m...», in 6 davanti al giudice per la rissa sul lungomare di Francavilla: chiesto il processo per un consigliere comunale

25 Marzo 2025

Valerio Giannini di “Chi ama Chieti” è imputato per i fatti di Ferragosto 2023. I disordini nel tratto di pista ciclopedonale tra i lidi Lo Squalo e La Murena

CHIETI. La procura di Chieti vuole il processo per sei persone che, in base alle accuse, hanno partecipato alla rissa scoppiata sul lungomare di Francavilla nel pomeriggio di Ferragosto 2023. Tra loro c’è il consigliere comunale Valerio Giannini, 48 anni, eletto con la lista “Chi ama Chieti” che appoggia la maggioranza Ferrara.

Stamattina, in tribunale, è in programma l’udienza predibattimentale davanti al giudice Maurizio Sacco, che dovrà decidere se ci sono gli estremi per mandare tutti a giudizio, come sollecitato dal sostituto procuratore Giuseppe Falasca. Le indagini sono state condotte dai carabinieri di Francavilla al Mare. La zuffa, innescata da motivi di campanile, aveva destato un certo allarme, in una giornata di festa in cui le spiagge erano state prese d’assalto: per condannare l’episodio erano intervenuti anche il sindaco di Chieti, Diego Ferrara, e quello del centro adriatico, Luisa Russo.

A inchiodare gli imputati alle loro responsabilità, secondo l’accusa, ci sono i video girati con il cellulare da alcuni bagnanti, le immagini delle telecamere e le testimonianze raccolte dai militari dell’Arma. Secondo le contestazioni, i protagonisti – «costituiti in due avverse fazioni» – hanno preso parte alla rissa nel tratto della pista ciclopedonale tra gli stabilimenti balneari Lo Squalo e La Murena. I sei sono accusati di essersi percossi «reciprocamente» o comunque di aver spalleggiato «coloro che aggredivano fisicamente gli antagonisti». 

Stando a quanto ricostruito dai carabinieri, tutto è cominciato durante una festa in spiaggia, in uno stabilimento. Il microfono del dj è stato afferrato da qualcuno che ha voluto accendere la miccia urlando: «Chieti m...». Uno dei presenti ha chiesto spiegazioni e, da quel momento, la situazione è degenerata. La discussione si è spostata sulla ciclopedonale, fino a sfociare in una rissa, sotto gli occhi dei bagnanti e dei turisti che guardavano allibiti e filmavano insulti, calci e pugni.

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