Ristoranti e gelaterie senza luce anche a Ferragosto
Si ripete il black out nella zona della Marina i titolari delle attività pronti a chiedere i risarcimenti
VASTO. Gelaterie chiuse e ristoranti che hanno rimandato indietro i clienti. Ferragosto nero per una decina di attività commerciali della Marina costrette ad abbassare le saracinesche a causa di continui black out.
L’interruzione di energia elettrica ha interessato i locali e i caseggiati tra viale Dalmazia (all’incrocio con corso Zara) e la parte nord del lungomare Cordella. In un edificio è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per liberare una donna rimasta chiusa nell’ascensore.
La luce è andata via una prima volta tra le 13 e le 15 e una seconda volta alle 20 di sera per ritornare solo intorno alle 3 di notte. «Sono stato costretto a rimandare indietro 50 clienti che avevano prenotato il pranzo di Ferragosto e a restituire la caparra versata», dice Antonio Moccia, proprietario del ristorante Nettuno.
A pochi metri di distanza la gelateria Aurora ha chiuso il locale dopo il secondo black out. I clienti che dopo una giornata trascorsa in spiaggia avrebbero voluto gustarsi una coppa di gelato si sono imbattuti in un cartello con la scritta “chiuso per mancanza di energia elettrica”. «Peggio di così non poteva andare», è lo sfogo di Luigi Di Flora, uno dei titolari della gelateria, «è successo quello che si è verificato il 28 luglio, quando eravamo rimasti senza corrente per cinque ore, con l’aggravante che non è stato fatto niente per evitare il ripetersi dei black out. La rete elettrica della zona è andata in tilt perché sovraccarica e non è detto che i disagi siano finiti visto che l’Enel sta utilizzando il gruppo elettrogeno per alimentare una parte del lungomare».
Il danno è ancora più grave se si pensa che le continue interruzioni di energia sono avvenute a Ferragosto, giorno in cui molti commercianti e ristoratori pensavano di rifarsi dei magri incassi di una stagione da dimenticare. Gli operatori lamentano un calo del 45 per cento rispetto all’estate 2011 che non è stata certo entusiasmante.
«Per le attività di questo tratto di litorale è andata peggio», sostengono gli esercenti, alcuni dei quali annunciano richieste di risarcimenti danni.
Anna Bontempo
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