Salvatorelli in cattedra alla D’Annunzio
VASTO . Una settimana fa, Vastarredo è stata inserita nella top 100 delle aziende sostenibili in Italia. Ora per l'imprenditore Emidio Salvatorelli è arrivato un altro prestigioso riconoscimento....
VASTO . Una settimana fa, Vastarredo è stata inserita nella top 100 delle aziende sostenibili in Italia. Ora per l'imprenditore Emidio Salvatorelli è arrivato un altro prestigioso riconoscimento. Salvatorelli è stato invitato dalla professoressa Luigia Petti, docente ordinario di Sistemi di gestione e certificazione ambientale, teoria e tecnica della qualità, Dipartimento di Economia dell'Università D'Annunzio di Pescara, a tenere una relazione sulla produzione di arredi scolastici e sostenibilità. L'imprenditore vastese ha illustrato come è possibile rispettare l'ambiente nei processi produttivi e nei prodotti passando per il riciclo e il riuso.
Vastarredo, è certificata da Icilia fsc (forest, stewaedship council). I banchi e le sedie vengono realizzati dopo aver eseguito test scrupolosi. «L'ambiente siamo noi e lo viviamo noi», dice Salvatorelli. «Da qualche anno l'azienda ha deciso di produrre nel rispetto dell'ambiente. Già nelle fasi di realizzazione di un prodotto vengono osservati scrupolosamente i criteri di eco-sostenibilità. Sono davvero felice che il lavoro fatto abbia ottenuto l'attenzione di una docente preparata come Luigia Petti».
I banchi e le sedie destinati alle aule scolastiche di tutta Italia vengono realizzati seguendo la norma En 1729 sulla eco-progettazione. La particolare sensibilità per l'ambiente della Vastarredo piace a molti dirigenti scolastici di Vasto, ma anche di fuori regione. Non è escluso che dopo l'Università, Emidio Salvatorelli venga chiamato a illustrare come è possibile produrre arredi senza distruggere le foreste e l'ambiente che ci circonda anche negli istituti scolastici della città.
«Questa impresa», ricorda Emidio Salvatorelli, «è nata e produce a due passi dalla Riserva naturale regionale di Punta Aderci. Un particolare niente affatto secondario che ha accresciuto il legame con il territorio, la responsabilità ambientale e l'approccio sostenibile con l'utilizzo di materie prime post-consumo. Una seconda vita del materiale che non distrugge la vita dei parchi. È possibile farlo», assicura l'imprenditore. (p.c.)
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