il segretario Uil penitenziari

Sarno: carcere inadeguato e sporco

Il sindacalista a Villa Stanazzo: ha il doppio dei detenuti previsti

LANCIANO. «Un carcere inadeguato, lurido e lercio, a cui è assegnato il doppio dei detenuti che può contenere». È la fotografia che il segretario nazionale della Uil Penitenziari, Eugenio Sarno, scatta del super carcere di Villa Stanazzo, al termine della visita insieme al segretario di UilPa Abruzzo, Giuseppe Giancola, a quello provinciale, Ruggero Di Giovanni e al delegato di Lanciano, Vincenzo Del Boccio.

«Ho trovato corridoi lerci e muffe nei bagni ristrutturati 18 mesi fa», ha riferito il sindacalista, «c’è una condizione di povertà e scarsa dignità per chi vi risiede. Nelle celle, nate come singole, sono stipate tre persone e il terzo letto a 45 centimetri dal soffitto. La cosa grave non è solo la sporcizia, ma l’assenza di un direttore quotidianamente e che si dedichi alla gestione. Una relazione sarà mandata al ministro Severino». Sarno ha reso noti anche i dati statistici: «Il carcere è nato per 180 detenuti ma ve ne sono 362, di cui 160 con pena definitiva. I detenuti ad alta sicurezza sono 141, 75 sono i collaboratori di giustizia. Dei 163 agenti di polizia penitenziaria previsti in organico ne sono presenti 145, tra cui 8 donne, ma operativi ce ne sono 100».

Il sindacalista ha ribadito la necessità dell’amnistia. «La visita delle carceri per magistrati e parlamentari dovrebbe essere obbligatoria una volta l’anno, così si renderebbero conto di che tipo di strutture indegne abbiamo», ha detto Sarno, «con l’amnistia uscirebbero circa 15mila detenuti, per un risparmio di un miliardo che potrebbe essere reinvestito nel sistema giustizia». (s.so.)

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