elezioni nell’ente dell’acqua
Sasi, D’Ercole escluso dalla Regione
Nuove polemiche per l’esponente del centrodestra fuori dal Cda
LANCIANO. Domenico Scutti presidente, Brunella Tarantini (funzionaria comune di Lanciano) e Vincenzo Marcello (dirigente comune di Vasto) consiglieri. È questo il consiglio di amministrazione (Cda) della Sasi che si è insediato giovedì pomeriggio. Un Cda monocolore di centrosinistra che ha scatenato polemiche nel centrodestra che annuncia ricorsi. Questo perché il candidato Pdl eletto nell’assemblea dei sindaci il 7 ottobre scorso, Patrizio D’Ercole, sarebbe senza i requisiti richiesti dalla spending review e dalla Regione. Il secondo della lista, Antonio Remossi, ha invece rinunciato aprendo così la strada, viste le quote di voto riportate, a Marcello(lista Pd). E giovedì scorso il primo atto del nuovo Cda è stata la presa d’atto della nullità-efficacia della nomina a consigliere di D’Ercole. Atto verbalmente approvato dalla Regione.
«I Comuni di Lanciano e Vasto hanno designato figure di alta professionalità, come Tarantini e Marcello», ha dichiarato il presidente Sasi, Domenico Scutti, «con le quali svolgeremo un lavoro proficuo in favore del territorio e dei sindaci che sono il nostro punto di riferimento». Su elezione e composizione del Cda, Scutti ha precisato: «Le procedure adottate sono sempre concordate con la struttura di controllo analogo regionale che ne certifica la correttezza».
Polemiche spente? Tutt’altro. Il centrodestra non ci sta ad essere fuori dal Cda. «Se la Società è sull0orlo del fallimento, come dice Camillo Di Giuseppe del Pd, è per le sole responsabilità di quel partito che da solo ha gestito e gestisce la Sasi», afferma il deputato del Pdl Fabrizio Di Stefano. «E la riprova di quanto detto è che il Pd non vuole che il Pdl entri nel Cda. Forse non vogliono che si vada a vedere a chi siano stati dati consulenze ed incarichi? Tengono più a gestire il Cda che le sorti dell’ente che è patrimonio di tutti i cittadini».
Teresa Di Rocco
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