Scippi in centro, gli anziani disertano messa e mercato

Per paura rinunciano alla funzione vespertina, dagli ambulanti solo accompagnati Il parroco don Giovanni: «Contro le devianze bisogna educare i giovani»

VASTO. Ormai non provano neppure a camuffare il volto. Agiscono all’improvviso a qualsiasi ora in mezzo alla gente. Aggrediscono la vittima alle spalle e le portano via tutto ciò che ha in mano: meglio la collana o la borsa. Sette gli scippi (due falliti) messi a segno in pochi giorni. Troppi per non spaventare donne e anziani. Il 70% della popolazione ammette di avere cambiato abitudini per paura. Molti cominciano a collaborare con le forze dell’ordine. Anche grazie a questi ultimi a poche ore dallo scippo di via Alfieri i carabinieri hanno identificato il presunto autore.

Denuncia e controlli. I carabinieri hanno denunciato a piede libero N.O., 34 anni tunisino. È accusato di tentata rapina. «Lo abbiamo identificato grazie alla pattuglia in borghese che da qualche giorno affianca i colleghi in divisa nei servizi di prevenzione», spiega il maggiore Giancarlo Vitiello. «Venerdì dopo il tentativo di scippo in via Alfieri, grazie alle informazioni raccolte fra la gente, è stato possibile risalire all’identità dell’aggressore. È un uomo senza fissa dimora già noto alle forze dell’ordine», spiega l’ufficiale. «Questa mattina (ieri per chi legge, ndc) gli abbiano notificato la denuncia». E sempre grazie alla sinergia carabinieri-cittadini è stato sventato un altro tentativo di scippo nel centro storico. I militari allertati da un residente hanno sorpreso un giovane che, dopo aver avvicinato una pensionata in piazza Rossetti, cercava di scipparla. È uno straniero di 30 anni. Nei suoi confronti è stata avanzata la richiesta di foglio di via obbligatorio.

Paura e difesa. Due denunce nelle ultime 24 ore fanno piacere ma non bastano a riportare serenità fra la gente. «Sono terrorizzata», ammette Leda M., 87 anni. «Ovunque vai c’è solo da aver paura. Preferisco muovermi in auto insieme ad altre persone e la spesa me la faccio portare a casa». E ora che le giornate si accorciano tante persone anziane rinunciano ad andare alla messa vespertina. I parroci dal pulpito invitano i fedeli a solidarizzare e a divenire sentinelle del prossimo per difendersi. «Vanno trovati rimedi per contrastare il disagio che purtroppo affligge una significativa fetta della popolazione», ha ripetuto qualche giorno fa don Giovanni Pellicciotti, parroco emerito della cattedrale di San Giuseppe. «La Chiesa ha bisogno di aiuto, servono volontari disposti a educare i giovani per evitare forme di disagio e devianze. Molte situazioni a rischio possono essere risolte con la prevenzione e la solidarietà». Una delle zone più colpite dalla microcriminalità ultimamente è il centro storico. «È necessario trovare un rimedio al crescendo di criminalità. All’imbrunire il centro storico si riempie di volti poco rassicuranti», denuncia a nome dei commercianti Teodoro Spadaccini, vittima di ben 4 furti in pochi mesi. I reati da strada si moltiplicano. I soliti ignoti agiscono ormai ovunque e in qualsiasi occasione, anche ai matrimoni e durante i funerali. Per questo il 70% degli anziani ha cambiato le proprie abitudini, il 40% per stare lontano dai rischi evita strade buie e poco affollate, il 10% durante i funerali ricorre alla “badante della casa”, una persona che viene pagata a ore come la donna delle pulizie.

Paola Calvano

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