Sconto Ici sui terreni diventati edificabili ma rincarano i rifiuti
Evitata la batosta della Tares: le bollette sul pattume aumentano del 19% per le abitazioni e del 33% per i negozi
LANCIANO. Il ritorno alla Tarsu con l’incremento della tariffa che va incontro alle famiglie. È la proposta che la giunta farà al consiglio comunale in sede di approvazione del bilancio di previsione 2013. Non sarà la tassa sui rifiuti, però, a dare le risorse per coprire oltre un milione di euro di tagli in più nei trasferimenti statali. L’amministrazione Pupillo illustrerà l’intera manovra in una conferenza stampa in programma domani. Sono previste, intanto, anche riduzioni sul pagamento dell’Ici sui terreni diventati edificabili.
Tarsu. Il Comune di Lanciano non applicherà per quest’anno la Tares, il tributo comunale su rifiuti e servizi. Troppo avrebbe pesato la nuova tassa sulle piccole attività commerciali - fiorai, ortofrutta, ristoranti, bar - già in crisi e sulle famiglie numerose. Da qui la decisione, consentita dal governo a fine ottobre, di tornare alla vecchia tassa sui rifiuti. Le tariffe della Tarsu, già aumentate del 52% nel 2012, dovranno essere nuovamente adeguate per coprire interamente, come prevede la legge, i costi di gestione del servizio di raccolta del pattume. Questi ammontano a 4.777.000 euro, comprensivi delle nuove spese per trasportare i rifiuti a Chieti dopo la saturazione della discarica di Cerratina. Con le vecchie tariffe Tarsu mancherebbero 990 mila euro. Da qui l’adeguamento, che viene spalmato su tutte le categorie di immobili - invece la Tares colpiva più le piccole attività commerciali nella logica di “chi più inquina, più paga”- e colpisce meno le abitazioni. Gli incrementi che la giunta proporrà al consiglio comunale sono due, sostanzialmente: per le case l’aumento della tariffa sarà del 19% (da 1,55 euro al metro quadro si passa a 1,84); per uffici, studi professionali, banche, stabilimenti industriali, negozi, ristoranti sarà pari al 33%. In quest’ultima categoria le tariffe erano differenziate e lo rimarranno: un negozio di vicinato, ad esempio, paga sempre meno di un supermercato.
Tagli. L’adeguamento delle tariffe Tarsu non elimina la tegola di un 1.164.000 euro di tagli in più che il governo ha fatto al Comune lo scorso 5 novembre. Visto che da Roma non è arrivato alcun contributo, è facile che la giunta cerchi una soluzione nelle pieghe dell’imposta sulla casa. La decisione sarà illustrata domani.
Ici sui terreni. Per i contribuenti frentani arriva una buona notizia: la commissione intersettoriale, che ha esaminato le oltre 1.400 istanze sulle aree diventate edificabili con il nuovo piano regolatore, ha concluso i lavori e elaborato le percentuali di riduzione sui valori determinati dal Comune ai fini del calcolo dell’Ici e dell’Imu, e contestati dai proprietari. In alcuni casi la commissione ha riconosciuto l’impossibilità, parziale o totale, di edificare, azzerando o riducendo il pagamento.
Stefania Sorge
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