Settimana mozartiana, un altro salasso
I conti non tornano e il Comune paga I revisori annunciano «bacchettate»
CHIETI. Un incontro in Comune durante il quale è stata annunciata una relazione dei revisori dei conti e interventi importanti di fronte a un comportamento «ostinato» dei vertici del Marrucino a commettere gli stessi errori e del Comune ad andare in «soccorso» della struttura. «Luca Di Iorio (il presidente dei revisori ndr) ha parlato a titolo personale», ha detto ieri il delegato al Marrucino Enrico Raimondi, «ma ha annunciato rilievi dell’organo contabile visto che il processo virtuoso nella gestione del teatro non c’è stato». I rilievi del presidente dei revisori, che verranno messi nero su bianco, sono stati sommariamente e vivacemente anticipati oltre che al capogruppo dei Ds Raimondi, (delegato a condurre il teatro verso la fondazione), al vicesindaco Mirta Sciocchetti, all’assessore alla cultura Carmelina Di Cosmo, al vicepresidente del consiglio comunale Gianni Di Paolo, all’assessore alle finanze Marco Marino. Era presente anche la consigliera regionale Antonella Bosco.
Il motivo dell’incontro è stata la Settimana mozartiana. Una manifestazione che, al pari della processione del venerdì santo, è ormai icona della città e alla quale l’amministrazione non vuole rinunciare. Ne perderebbe l’immagine della città e sarebbe una sconfitta per questa giunta. La gestione del teatro, alla quale era stato imposto di ridurre le spese per la manifestazione, però ha fatto male i conti, prevendendo una spesa di 150 mila euro mentre ne servono 220 mila. Ergo, la manifestazione non si può fare, se non in toni ridimensionati, soluzione che per un evento del genere non avrebbe senso. Ma Pantalone (il Comune) è pronto a pagare a coprire la differenza. Un soccorso finanziario che però preoccupa, considerato che l’amministrazione è già intervenuta a tappare i buchi del Marrucino, sacrificando avanzi di bilancio (1 milione e 200 mila euro) che avrebbero potuto essere destinati ad altro.
E nonostante l’anticipazione di cassa di 350 mila euro, (il resto verrà dato a consuntivo approvato), le difficoltà economiche del Marrucino restano, con i contributi Enpals, i fornitori non pagati e altri debiti da affrontare. Una spina nel fianco per il Comune, per i revisori dei conti che ora non possono e non vogliono far finta di niente e dello stesso consiglio di amministrazione del teatro che, se per un periodo ha cercato di coprire quelle che potevano sembrare momentanee defaillance di gestione, recentemente ha chiesto le dimissioni del direttore Francesco Di Vincenzo e del presidente Giancarlo Zappacosta. «Il Comune il 7 marzo», aggiunge Raimondi, «aveva detto che il Marrucino avrebbe dovuto rifare la pianta organica in quanto manca di determinate figure come il direttore finanziario, per poi procedere a selezione pubblica. Questo non è stato fatto. Ma dopo la Settimana mozartiana sarà necessario intervenire. Tuttavia ogni decisione ora spetta al sindaco».
Il motivo dell’incontro è stata la Settimana mozartiana. Una manifestazione che, al pari della processione del venerdì santo, è ormai icona della città e alla quale l’amministrazione non vuole rinunciare. Ne perderebbe l’immagine della città e sarebbe una sconfitta per questa giunta. La gestione del teatro, alla quale era stato imposto di ridurre le spese per la manifestazione, però ha fatto male i conti, prevendendo una spesa di 150 mila euro mentre ne servono 220 mila. Ergo, la manifestazione non si può fare, se non in toni ridimensionati, soluzione che per un evento del genere non avrebbe senso. Ma Pantalone (il Comune) è pronto a pagare a coprire la differenza. Un soccorso finanziario che però preoccupa, considerato che l’amministrazione è già intervenuta a tappare i buchi del Marrucino, sacrificando avanzi di bilancio (1 milione e 200 mila euro) che avrebbero potuto essere destinati ad altro.
E nonostante l’anticipazione di cassa di 350 mila euro, (il resto verrà dato a consuntivo approvato), le difficoltà economiche del Marrucino restano, con i contributi Enpals, i fornitori non pagati e altri debiti da affrontare. Una spina nel fianco per il Comune, per i revisori dei conti che ora non possono e non vogliono far finta di niente e dello stesso consiglio di amministrazione del teatro che, se per un periodo ha cercato di coprire quelle che potevano sembrare momentanee defaillance di gestione, recentemente ha chiesto le dimissioni del direttore Francesco Di Vincenzo e del presidente Giancarlo Zappacosta. «Il Comune il 7 marzo», aggiunge Raimondi, «aveva detto che il Marrucino avrebbe dovuto rifare la pianta organica in quanto manca di determinate figure come il direttore finanziario, per poi procedere a selezione pubblica. Questo non è stato fatto. Ma dopo la Settimana mozartiana sarà necessario intervenire. Tuttavia ogni decisione ora spetta al sindaco».