VAL DI SANGRO
Sevel, in un anno 57mila furgoni in meno
La crisi dei semiconduttori frena la (ex) fabbrica dei record: calo del 27,5% rispetto ai volumi del 2021
Ma la carenza di componenti crea problemi anche ai turni di lavoro: da gennaio persi 49 giorni
ATESSA. Sevel perde ancora terreno sul fronte produttivo. La fabbrica dei record (la più grande in Abruzzo) che ha da poco festeggiato i 7 milioni di veicoli prodotti, sconta, per il secondo anno consecutivo, una sensibile flessione dei volumi. Lo riporta la Fim Cisl per voce del segretario nazionale, Ferdinando Uliano che commenta il report delle produzioni e della situazione occupazionale degli stabilimenti italiani del gruppo Stellantis al terzo trimestre del 2022. E i numeri sono impietosi. Finora nello stabilimento di Atessa sono stati realizzati 152mila veicoli, con un risultato negativo del -27,5% rispetto al 2021, dove si erano prodotte 209.573 unità.
«Siamo al di sotto del 13% rispetto al periodo Covid del 2020», rimarca Uliano, «la situazione dei fermi produttivi per i semiconduttori ha condizionato fortemente i risultati produttivi nel 2021 e nel 2022. Nel 2021 rispetto alle stime iniziali che vedevano un incremento dei turni a partire dal mese di maggio 2021, si son persi circa 40.000 furgoni per la mancanza di semiconduttori, con un impatto negativo sui livelli occupazionali con la mancata conferma dei 600 lavoratori in somministrazione».
Dall’inizio dell’anno per il problema dei semiconduttori si sono persi circa 130 turni di lavoro, pari a circa 49 giorni lavorativi. «Ad oggi», sottolinea ancora il segretario Fim-Cisl, «il problema dei semiconduttori rimane quello più grave in particolare per Sevel: c’è un numero importante di ordini che non vengono evasi e soprattutto il costo a carico dei lavoratori per via dell’uso degli ammortizzatori sociali diventa sempre più pesante. L’accordo con Toyota, che si è completato nei mesi scorsi, rappresenta un’ulteriore potenzialità per il futuro di Sevel». (d.d.l.)
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