Spadaccini si è dimesso La giunta Lapenna in bilico
Il vicesindaco: «Impegni di lavoro diventati gravosi, decisione irrevocabile» A un esponente Psi il posto lasciato libero ma Giustizia sociale dice no a Masciulli
VASTO. È ufficiale: Antonio Spadaccini, come anticipato dal Centro qualche giorno fa, si è dimesso dalla carica di vicesindaco e di assessore alle politiche sociali. La sua decisione, irrevocabile, è stata formalizzata con una lettera consegnata al sindaco Luciano Lapenna che, inutilmente, aveva cercato, insieme agli altri componenti della giunta, di dissuaderlo. Resterà in carica ancora per pochi giorni, il tempo necessario per trovare un sostituto. Il primario del San Pio torna dunque a fare il medico a tempo pieno dopo appena due anni di esperienza amministrativa.
«Gli impegni di lavoro sono diventati troppo gravosi», spiega Spadaccini, «non ce la facevo più a conciliare l’attività di assessore e di vicesindaco con quella di primario. Ho dovuto fare una scelta». Sulla decisione ha pesato anche la sua situazione politica: dopo aver lasciato l’Italia dei valori nei mesi scorsi, insieme al consigliere comunale Elio Baccalà, il medico era rimasto senza partito. Una posizione considerata debole soprattutto oggi alla luce delle pressanti richieste del Psi che, dopo aver ingrossato la sua pattuglia in consiglio grazie a dei provvidenziali “cambi di casacca”, ha invocato l’azzeramento della giunta, la riduzione degli assessori e il rilancio dell’azione amministrativa, pena il voto contrario al conto consuntivo sul quale Gabriele Barisano, componente Psi della commissione consiliare, si è astenuto.
Fatto sta che, a distanza di poco più di una settimana dal consiglio comunale convocato per l’approvazione dell’importante documento contabile, la maggioranza non ha ancora trovato la quadra. Con le dimissioni di Spadaccini si è liberato un posto in giunta che potrebbe essere occupato da un esponente socialista, ma molti nodi non sono stati ancora sciolti. Per il futuro assessore si fa il nome dell’avvocato Luigi Masciulli, ma su di lui c’è il veto di Giustizia sociale, lista civica in cui il legale ha militato prima di tornare al suo vecchio amore, il partito socialista. C’è poi la netta contrarietà delle altre forze politiche del centrosinistra all’azzeramento dell’esecutivo, ma una disponibilità di massima a una ridistribuzione delle deleghe.
Intanto ieri una delegazione dell’Italia dei valori, formata dal segretario Marco Del Bonifro e dal consigliere provinciale Eliana Menna, si è incontrata con Lapenna. «Abbiamo chiesto di essere coinvolti nelle decisioni sulla città», hanno riferito i due esponenti Idv, «e il sindaco si è impegnato a convocarci insieme alle altre forze della maggioranza».
Anna Bontempo
©RIPRODUZIONE RISERVATA