ATESSA
Stellantis, calo di mercato. Per Fiom Cgil è vicina la cassa integrazione
Preoccupazioni del sindacato per lavoratori della fabbrica più grande d'Abruzzo e per le conseguenze su tutto l'indotto automotive della Val di Sangro
ATESSA. Preoccupazione per Stellantis Italia, la fabbrica ex Sevel più grande d'Abruzzo (circa 6mila dipendenti) dove vengono realizzati i furgoni modello Ducato. A manifestarli è la Fiom Cgil preannunciando la cassa integrazione ordinaria: "La ex Sevel sarà costretta a valutarla, a causa di problemi di mercato. E questa situazione coinvolgerà non solo le lavoratrici e i lavoratori della ex Sevel, ma avrà anche un impatto significativo sui lavoratori dell'indotto e sui lavoratori dei clienti".
Il calo di mercato, spiega Fiom Cgil, è dovuto principalmente alla diminuzione di richieste di furgoni per la camperistica e alla diminuzione della domanda di piccoli furgoni. Una situazione che coinvolgerebbe parzialmente anche la Polonia, dove non si passerà a 18 turni settimanali ma si rimarrà sui 15. "Come Fiom, siamo preoccupati per questa situazione e la seguiremo con attenzione. In un momento in cui i salari non sono adeguati all'inflazione, le aziende devono considerare questo periodo particolare che coinvolge le economie delle famiglie e devono prevedere la rotazione delle lavoratrici e dei lavoratori".