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Tassa sui rifiuti Proteste per l’anticipo
VASTO. È anticipato a fine maggio il pagamento della Tares, la tassa che sostituisce la Tarsu, l’imposta sui rifiuti. Nelle case dei vastesi sono arrivati i bollettini. Si può pagare in un’unica...
VASTO. È anticipato a fine maggio il pagamento della Tares, la tassa che sostituisce la Tarsu, l’imposta sui rifiuti. Nelle case dei vastesi sono arrivati i bollettini. Si può pagare in un’unica soluzione o in due rate.
E mentre i vastesi storcono il muso, le minoranze protestano. «Di tutto c’era bisogno, in questo momento, tranne che di chiedere anticipi ai cittadini», sostengono i consiglieri comunali indipendenti, Davide D’Alessandro e Nicola Del Prete, «continuare, poi, a dire che le casse sono vuote e che bisogna garantire i servizi, senza spiegare quali servizi vengono garantiti, aumenta il disagio e la protesta. I vastesi trovano le buche per strada e non capiscono. È ora di fare chiarezza su quanti soldi entrano e su quanto viene speso. La macchina amministrativa, pur con alcuni lodevoli tagli operati dal sindaco Luciano Lapenna, continua a costare troppo all’intera comunità».
Per Massimo Desiati (Progetto per Vasto) «non è obbligatorio pagare. Non c’è una norma che prevede due versamenti. È una sorta di colletta per il Comune che ha bisogno di soldi per pagare gli stipendi», chiosa il consigliere comunale. (a.b.)
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