Tribunale soppresso avvocati a Chieti col corteo di protesta

Sit-in il 10 novembre davanti al palazzo di giustizia l’invito alla manifestazione esteso ai colleghi di Lanciano

VASTO. Dopo la “foto di Schiavi” è in arrivo la “foto di Chieti”. Sono più di 400 gli avvocati decisi a prendere parte ad un sit-in di protesta davanti al palazzo di giustizia di Chieti. La manifestazione, in programma il 10 novembre, è stata organizzata dal Comitato anti soppressione. «Vogliamo parlarne prima con il presidente del Consiglio dell’ordine, Nicola Artese. Certo non intendiamo restare con le mani in mano davanti ai danni che le decisioni del governo cominciano già a provocare», avvisa l’avvocato Sebastiano Del Casale.

Gli avvocati vastesi hanno intenzione di chiedere ai colleghi di Lanciano di unirsi a loro. La protesta riflette la decisa presa di posizione delle toghe. «L’accorpamento dei tribunali di Lanciano e Vasto a Chieti è frutto di un compromesso politico lontano anni luce dalla storia, dalle tradizioni, dalle esigenze e dalla geografia di questo territorio. È un provvedimento profondamente incoerente con le motivazioni addotte dal ministro della Giustizia, Paola Severino: riduzione dei costi della giustizia. Con questa decisione i costi triplicheranno contestualmente ai tempi della giustizia», protestano gli avvocati.

Nel frattempo a sostegno di una raccolta di firme per ottenere l’abrogazione del decreto legislativo e ottenere la revisione della geografia giudiziaria, il presidente del Consiglio dell’ordine, Nicola Artese, sta organizzando una tavola rotonda a cui sono stati invitati a partecipare tutti i parlamentari eletti in provincia di Chieti. «Salvare il tribunale di Vasto è, e deve essere, motivo di impegno di tutti. Ad ogni livello sociale, politico, istituzionale. Confidiamo nell’unanime sostegno dei cittadini e delle istituzioni», ha scritto in una nota Artese.

Da qui al 10 novembre il Consiglio dell’ordine eseguirà uno studio approfondito sui costi delle paventate trasferte teatine per far comprendere al ministro Severino il danno che il decreto andrebbe ad arrecare a un comprensorio già afflitto dalla recessione. I cittadini sono pronti a schierarsi con gli avvocati a partire dal prossimo sit-in a Chieti. «Il tribunale è dei cittadini ed è un presidio fondamentale per assicurare legalità e giustizia alla popolazione», ricordano gli avvocati. (p.c.)

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