Trigno inquinato chiedono chiarezza gli operai delle Rsa

SAN SALVO. «Uno schiaffo. Un’analisi niente affatto tranquillizzante». I lavoratori di Piana Sant’Angelo si preparano a riunirsi per la seconda volta in un mese per discutere dell’inquinamento e declassamento del Trigno. Sono sconcertati dal documento diffuso dal Wwf che segnala sette mesi di silenzio e incertezze sulla potabilità del fiume. Tanto è passato dal momento in cui l’acqua del fiume è stata definita dalla Asl “non classificabile” a quando l’erogazione è stata sospesa.

«Se è vero è un fatto gravissimo. Così grave da indurci a riunirci per valutare la situazione e decidere il da farsi», fanno sapere le Rsa della fabbriche di Piana Sant’Angelo. L’incontro è rinviato di qualche giorno perché sia i lavoratori della Denso e sia quelli della Pilkington sono a casa con i contratti di solidarietà. L’intenzione dei sindacalisti è di invitare anche Augusto De Sanctis, il responsabile regionale del Wwf nonchè autore del dettagliato dossier sul Trigno, per essere meglio informati.

E De Sanctis intanto aspetta di ricevere informazioni più dettagliate sull’acqua che viene prelevata attualmente a San Giovanni Lipioni. «È necessario che venga classificata e i risultati divulgati sul web e alla popolazione attraverso incontri o manifesti», ripete l’ambientalista invocando il rispetto del decreto 152/2006 che dispone obbligatoriamente la classificazione chimica e microbiologica dei tratti di fiume da potabilizzare. Ovviamente la classificazione dovrebbe essere effettuata prima dell’invio dell’acqua al potabilizzatore. Mi auguro sia avvenuto».

Le acque dei fiumi infatti possono essere classificate A1 (potabilizzabili con trattamenti leggeri), A2 (potabilizzabili con trattamenti più complessi), A3 (potabilizzabili solo con trattamenti estremi). L’acqua del Trigno, all’altezza di Pietrafracida nel comune di Lentella, purtroppo non rientra in nessuna delle tre categorie. È stata declassata. Il Coniv non può più potabilizzarla. L’intervento del Wwf ha chiarito alcuni aspetti della questione. Altri, a cominciare dalle causa del declassamento, restano un mistero. E ora i lavoratori di Piana Sant’Angelo vogliono la verità. (p.c.)

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