«Troppo cemento» Legambiente retrocede la città
L’associazione boccia la pianificazione territoriale «Nessuna valorizzazione del patrimonio esistente»
VASTO. «Un cattivo esempio di pianificazione urbanistica». Più che un monito è una solenne bocciatura quella di Legambiente che, nello stilare la classifica regionale delle località abruzzesi che sanno integrare natura, arte e tradizione, ha attribuito alla località adriatica solo “due vele” perché tende a «privilegiare nuovo cemento e consumo di suolo rispetto al recupero e alla valorizzazione del patrimonio edilizio esistente».
L'associazione ambientalista, che ha presentato la “Guida blu 2012”, il vademecum dell'estate per una vacanza all’insegna della tutela del territorio, ha collocato Vasto in fondo alla graduatoria dei comuni balneari abruzzesi. Stupende spiagge, suggestivi angoli di costa, ma tante, troppe colate di cemento. Nel mirino finisce ancora una volta la pianificazione territoriale i cui effetti devastanti (massiccia edificazione e drastica riduzione del patrimonio arboreo) sono sotto gli occhi di tutti.
Una bacchettata anche per gli attuali amministratori dai quali ci si aspettava un drastico cambiamento di passo? «Non si può non convenire con Legambiente, ma bisogna sottolineare che la cementificazione subita dalla città negli ultimi dieci anni è il risultato della passata pianificazione territoriale», osserva l'assessore all'ambiente Anna Suriani (Sel), «l’attuale amministrazione comunale ha redatto una nuova normativa tecnica che ha ridotto i volumi e sta producendo effetti soprattutto nelle zone di espansione. Piuttosto che rimettere mano al piano regolatore abbiamo preferito uno strumento più rapido che ci ha consentito di modificare le norme tecniche. Purtroppo la passata pianificazione è un macigno che ci portiamo dietro e che ha irrimediabilmente compromesso la linea della costa e la collina», insiste la delegata della giunta Lapenna che in passato è stata anche assessore all'urbanistica.
Durante la sua gestione sono state varate non solo le nuove norme tecniche del piano regolatore (che nei mesi scorsi sono state annullate dal Tar di Pescara per mancanza della valutazione ambientale strategica), ma è stato anche avviato l’iter per la variante al piano spiaggia e per il piano di recupero del centro storico. Strumenti urbanistici che sono ancora in attesa della definitiva approvazione.
I documenti di pianificazione sono al centro del consiglio comunale che si riunisce domani, con inizio alle 8, in seconda convocazione. Per la maggioranza di centrosinistra è l'occasione per fare il punto della situazione dopo le polemiche innescate dall'opposizione consiliare per i ritardi che stanno accompagnando il varo degli importanti documenti di programmazione territoriale.
Anna Bontempo
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