Un campus alla ex Burgo
Investimento da duecento milioni entro il 2011
CHIETI. Il futuro della cartiera sta nella produzione di energia alternativa e in un campus di formazione privato nel settore aeronautico. Sono questi i pilastri del progetto Centro In.Te (innovazione tecnologica), disegnato per la rinascita industriale di via Piaggio e presentato ieri in Confidustria. L’iniziativa ha un costo di 200 milioni di euro, con 970 occupati, tra cui 670 nuovi posti.
Verrà sviluppata su un’area di circa 25 ettari e coinvolgerà il gruppo cartario con altre 18 aziende, di cui nove locali. Tra gli obiettivi, assicurare un futuro occupazionale a tutti gli ex lavoratori della Burgo con il coinvolgimento degli enti pubblici, tra i quali ministero dello Sviluppo economico, Regione, Provincia e Comune, patto territoriale Chietino-ortonese e consorzio industriale Asi Val Pescara. Tutto sarà all’opera da qui al settembre del 2011.
«Parliamo di un insediamento produttivo, di ricerca e formazione», spiega l’ingegner Domenico Merlino, titolare dello studio che ha elaborato il progetto, «c’è la produzione di energia elettrica, da fotovoltaico e pirolisi, che verrà venduta all’esterno e resa disponibile alle aziende coinvolte nel progetto, per un abbattimento dei costi energetici pari a circa il 50 per cento. In questo campo si farà anche ricerca. Nascerà inoltre una piattaforma per gli imballaggi e la produzione di sacchetti di carta destinati ai servizi di raccolta differenziata. C’è, infine, il campus della formazione nel settore aeronautico, per piloti, personale di bordo e tecnici, completo di simulatori di volo, eliporto, didattica, residenze e servizi».
Il campus sorgerà tra via Piaggio e il tracciato ferroviario, mentre il polo energetico e produttivo sarà realizzato accanto all’area dell’ex zuccherificio.
«Impianteremo un vero e proprio sistema di produzione di energia alternativa da fonti rinnovabili», continua Merlino, «con fotovoltaico e pirolisi, mentre il sistema di teleriscaldamento assicurerà il calore alle aziende consorziate».
Entro fine luglio verrà inoltrata la domanda di finanziamento per 34milioni di euro alla società Invitalia del ministero dello Sviluppo economico. E’ stata invece presentata il 29 giugno l’istanza di demolizione delle strutture dell’ex cartiera. Entro il 2011, entrano in attività i diversi poli dell’iniziativa. Entro il 30 gennaio dello stesso anno quello energetico, entro il primo marzo il produttivo ed entro settembre il settore della formazione.
«Ci auguriamo che gli enti pubblici non frappongano ostacoli burocratici», ossera per Confindustria Paolo Primavera, «atteggiamento che spesso scoraggia le nuove iniziative imprenditoriali».

Verrà sviluppata su un’area di circa 25 ettari e coinvolgerà il gruppo cartario con altre 18 aziende, di cui nove locali. Tra gli obiettivi, assicurare un futuro occupazionale a tutti gli ex lavoratori della Burgo con il coinvolgimento degli enti pubblici, tra i quali ministero dello Sviluppo economico, Regione, Provincia e Comune, patto territoriale Chietino-ortonese e consorzio industriale Asi Val Pescara. Tutto sarà all’opera da qui al settembre del 2011.
«Parliamo di un insediamento produttivo, di ricerca e formazione», spiega l’ingegner Domenico Merlino, titolare dello studio che ha elaborato il progetto, «c’è la produzione di energia elettrica, da fotovoltaico e pirolisi, che verrà venduta all’esterno e resa disponibile alle aziende coinvolte nel progetto, per un abbattimento dei costi energetici pari a circa il 50 per cento. In questo campo si farà anche ricerca. Nascerà inoltre una piattaforma per gli imballaggi e la produzione di sacchetti di carta destinati ai servizi di raccolta differenziata. C’è, infine, il campus della formazione nel settore aeronautico, per piloti, personale di bordo e tecnici, completo di simulatori di volo, eliporto, didattica, residenze e servizi».
Il campus sorgerà tra via Piaggio e il tracciato ferroviario, mentre il polo energetico e produttivo sarà realizzato accanto all’area dell’ex zuccherificio.
«Impianteremo un vero e proprio sistema di produzione di energia alternativa da fonti rinnovabili», continua Merlino, «con fotovoltaico e pirolisi, mentre il sistema di teleriscaldamento assicurerà il calore alle aziende consorziate».
Entro fine luglio verrà inoltrata la domanda di finanziamento per 34milioni di euro alla società Invitalia del ministero dello Sviluppo economico. E’ stata invece presentata il 29 giugno l’istanza di demolizione delle strutture dell’ex cartiera. Entro il 2011, entrano in attività i diversi poli dell’iniziativa. Entro il 30 gennaio dello stesso anno quello energetico, entro il primo marzo il produttivo ed entro settembre il settore della formazione.
«Ci auguriamo che gli enti pubblici non frappongano ostacoli burocratici», ossera per Confindustria Paolo Primavera, «atteggiamento che spesso scoraggia le nuove iniziative imprenditoriali».