Vasto, apre la casa famiglia per assistere 12 ragazzi

17 Ottobre 2019

Inaugurata a San Lorenzo la comunità socio-educativa L’Araba Fenice Una coop di Udine avvia il servizio, Menna: «Grande opportunità per la città»

VASTO. Una struttura accogliente e spaziosa, immersa nel verde della campagna vastese, dotata di 5 camere doppie e due singole, con laboratori teatrali, musicali, di scrittura e lettura creativa, di psicomotricità e del riciclo. Si presenta così la comunità socio-educativa per minori L’Araba Fenice di San Lorenzo, la prima ad aprire i battenti in città per ospitare ragazzi dai 13 ai 18 anni in situazione di disagio personale o familiare, o i cui genitori siano temporaneamente nella impossibilità di prendersi cura di loro. Ieri mattina il taglio del nastro e la benedizione del parroco della chiesa di San Lorenzo Martire, don Amerigo Carugno, alla presenza del sindaco Francesco Menna, del vice Giuseppe Forte e dell’assessore alle politiche sociali, Lina Marchesani.
«Abbiamo deciso di aprire una struttura residenziale a Vasto per fornire un servizio e per dare risposte adeguate a determinate problematiche», spiega Ivan Saccilotto, presidente della CoopServizi Group Fvg, la società di Udine che ha deciso di ristrutturare i locali – che un tempo ospitavano un ristorante – per adibirli a comunità per minori. «Ci occupiamo di servizi sociali dal 1985», prosegue Saccilotto, «da oltre trent’anni operiamo a favore della famiglia, degli anziani, dei diversamente abili e dei minori». Una volta a regime la struttura di San Lorenzo potrà accogliere 12 ragazzi su richiesta dei servizi sociali dei comuni o dell’autorità giudiziaria. L’attività in loro favore verrà svolta da operatori qualificati: educatori professionali e psicologi in possesso di competenze specifiche in campo psico-socio-pedagogico. La retta (a carico dei comuni) varia tra i 95 e i 130 euro al giorno. Tutte le attività proposte sono pensate per offrire un sostegno al benessere psico-fisico ed emotivo dei ragazzi, per creare occasioni di stimolo a livello cognitivo e comunicativo, per migliorare la loro capacità di autonomia e sostenerli nella prosecuzione degli studi. All’interno della struttura è possibile partecipare a diversi laboratori.
«Sono contento che su questo territorio apra una comunità socio-educativa per minori», dice il sindaco Menna, «ma sono ancor più contento perché questa struttura vede la luce in una zona di Vasto laboriosa ed accogliente. È per noi una grossa opportunità». Nessun cenno alla comunità che dovrebbe aprire nella villa confiscata di via dei Bontempi, all’Incoronata, sulla quale pende la spada di Damocle del ricorso in Cassazione la cui udienza è fissata per domani: la Suprema Corte deve pronunciarsi sulla legittimità del titolo di acquisto dell’immobile che risulterebbe formalmente intestato – attraverso un atto di donazione – ai quattro nipoti della coppia titolare dell’abitazione finita nell’inchiesta della magistratura.