Vasto, crolla il balcone della villetta: bimbo salvo per un pallone 

Via Ciccarone, terrazza di 8 metri si stacca dal muro. L'edificio era stato restaurato nel 2014. Il piccolo di 3 anni era rientrato in casa per recuperare la sfera con cui giocava

VASTO . Gli ha salvato la vita il lancio più lungo alla palla che rotola dentro casa. Non ha fatto in tempo a tornare in cortile il piccolo Enrico di 3 anni. Sul cortile è caduto il balcone del primo piano.
Tragedia sfiorata ieri pomeriggio in via Ciccarone. Un balcone di circa 8 metri ristrutturato solo 3 anni fa si è staccato dal muro sbriciolandosi. Sotto le macerie i giochi del piccolo che è vivo per miracolo. Dentro casa c’era la mamma con la secondogenita di 4 mesi. La donna, seppure terrorizzata, ha cercato di scherzare con il figlioletto spaventatissimo dal fragore provocato dal crollo. Nello stesso stabile, una elegante palazzina a poche centinaia di metri dall’ospedale San Pio, abitano al piano di sopra anche i nonni e gli zii del piccino.
«Nell’appartamento da cui si è staccato il balcone vive mio fratello che oggi era a Roma con la moglie. Anche lui è senza parole», racconta una zia di Enrico. La famiglia, dopo aver messo al corrente dell’accaduto l’architetto che ha curato la ristrutturazione, ha intenzione di nominare un proprio perito. «Un’accurata perizia è stata eseguita anche da un ingegnere dei vigili del fuoco di Chieti. Vogliamo sapere cosa è successo», racconta la donna. «Un primo blocco di questa palazzina fu realizzata negli anni 50. Qualche anno dopo è stata ampliata. I balconi erano interamente di metallo. Tre anni fa abbiamo deciso di ristrutturala. L’architetto ci ha suggerito di sostituire i balconi con poggioli più moderni ed esteticamente più belli con la base di cemento. Mai avremmo immaginato quello che è accaduto oggi», dice la zia del piccolo Enrico. «Stava rientrando a casa un altro nipote in moto. Ha sentito uno scricchiolio simile a un ramo che si spezza. In quel momento Enrico è corso in casa a recuperare la palla. Pochi secondi dopo, il crollo». La donna chiude gli occhi, fa una pausa e riprende. «Un angelo ha protetto la nostra creatura che si è solo spaventata. Grazie ai vigili del fuoco che quando sono arrivati hanno distratto il nostro piccolo facendolo salire sul camion e giocando con lui. Pazienza per il danno. L’importante è che Enrico stia bene», conclude la zia.
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