PROVINCIA CHIETI
Via Verde o via grigia? No alle strutture fisse lungo la Costa dei Trabocchi
L'associazione Nuovo senso civico dà l'allarme e lancia l'appello ai sindaci: no all'emendamento per rendere fisse le strutture turistico-ricettivo lungo la Costa dei Trabocchi
LANCIANO. Il consiglio regionale di domani può essere il palcoscenico di una decisione cruciale che minaccia di trasformare in modo irreversibile il volto della nostra preziosa e fragile Costa dei Trabocchi. Può essere approvato un emendamento che, con il pretesto delle "circostanze eccezionali", autorizzerebbe le strutture temporanee terziarie, destinate a servire i territori comunali di particolare interesse turistico-ricettivo, a diventare permanenti. Questo atto contraddirebbe direttamente e senza pensieri le disposizioni nazionali che prevedono lo smontaggio e la rimozione di tali strutture. La denuncia è dell'associazione Nuovo senso civico che dà l'allarme e lancia l'appello ai sindaci.
"L'introduzione di questo emendamento costituirebbe, dunque, non solo una violazione delle normative nazionali, ma anche l'inizio di un'urbanizzazione non sostenibile di aree che dovrebbero rimanere inviolate, per fragilità, bellezza e prospettive di sviluppo (via verde o via grigia?). La normativa vigente prevede strutture amovibili con attività limitate ai 180 giorni stagionali per motivi ben precisi: la tutela del patrimonio naturale e la sicurezza".
"In un momento storico in cui la maggior parte dei paesi sta legiferando per limitare il consumo di suolo - insiste l'associaizone alla vigilia della decisione attesa per domani in Consiglio regionale - e per contrastare la cementificazione indiscriminata, causa di gravi problemi idrogeologici, la nostra regione sembra muoversi in direzione opposta. Questa scelta contrasta nettamente con i principi di sostenibilità ambientale e attenzione ai cambiamenti climatici, spesso proclamati a parole, ma disattesi nei fatti. Il patrimonio ambientale della Costa dei Trabocchi, reso fruibile dalla pista ciclabile, è il vero volano del successo turistico di questi luoghi. La sua preservazione è cruciale per il mantenimento e la crescita del turismo. Nei prossimi anni, se venisse meno questa condizione, assisteremmo ad una inevitabile inversione di tendenza, con ripercussioni negative per l'intera economia locale. Ci troviamo di fronte alla sconcertante possibilità di vedere la Costa dei Trabocchi trasformata in un paesaggio cementificato: una prospettiva inaccettabile che provocherebbe danni incalcolabili al nostro patrimonio naturale e abitativo, ben superiori agli eventuali benefici a breve termine, derivanti dall'approvazione di tale emendamento".
Quindi l'appello "alla coscienza civica di tutti i cittadini e alla responsabilità politica dei nostri rappresentanti affinché questo pericoloso emendamento venga respinto. La salvaguardia delle nostre risorse naturali, non rinnovabili e preziose, deve essere una priorità assoluta. Non possiamo permettere che decisioni miopi ed estemporanee compromettano l'eredità naturale e la bellezza della Costa dei Trabocchi per le generazioni future".
L'associazione invita l'opinione pubblica e la politica a prendere una ferma posizione contro questo emendamento e a sostenere la protezione del nostro patrimonio naturale. "Concludendo, qualche domanda: cosa pensano i Sindaci dei Comuni della Costa dei Trabocchi di un emendamento che impedirà loro di tenere sotto controllo lo sviluppo edilizio della costa? Sono favorevoli? Lo auspicano?".