Una simulazione del viadotto della variante di Vasto

AMBIENTE

Viadotto alto 35 metri con vista sul "golfo lunato", si alza il no a Vasto

Il coordinamento di Tutela delle vie Verdi boccia il progetto Anas della variante: "Progetto inaccettabile che si sviluppa su aree a rischio frane, così si sfregia il paesaggio". I pareri della politica, interrogazione al Ministero

VASTO. "Raccapricciante", così il coordinamento Tu.ViVa, che riunisce associazioni, operatori economici e singoli cittadini, commenta i dettagli del progetto dell'Anas per la variante di Vasto alla statale Adriatica per la quale è stata attivata una conferenza dei servizi. Il progetto prevede la realizzazione di un viadotto alto 35 metri con vista sul "golfo lunato". 

"Finalmente abbiamo potuto esaminare la documentazione progettuale su cui l'Anas", dice il coordinamento di Tutela delle vie verdi, "chiede pareri e autorizzazioni, dopo mesi di dibattito. Le planimetrie e i disegni ci consegnano un progetto inaccettabile, che si svilupperebbe in aree a fortissimo rischio frane e con viadotti che si trasformerebbero se realizzati in uno sfregio indelebile per il panorama sul golfo di Vasto che si ammira dal centro storico. I dati sono a dir poco desolanti, con un viadotto su Fosso Marino di ben 35 metri di altezza, come un palazzo di 12 piani, e oltre 300 di lunghezza. Siamo purtroppo abituati a esaminare progetti dirompenti presentati da Anas, come quello della variante sud a L'Aquila, in piena area di esondazione del fiume Pescara che fortunatamente, grazie all'opposizione di cittadini, comitati e sindaci, è stato rigettato. Siamo nel 2022 e l'Anas dimostra di non aver interiorizzato nessuna delle lezioni derivanti dagli errori del passato del paese, come il viadotto di Villa Santa Maria per rimanere in Abruzzo oppure il tentativo più recente, poi scongiurato, di costruire un viadotto simile nell'area di protezione della riserva naturale di Penne.

Il tracciato della variante alla statale Adriatica

"Si continua a ritenere il paesaggio come un orpello oppure si sottovalutano volutamente gli impatti", si legge ancora nella note, "visto che nelle relazioni progettuali si adottano, per discutere l'inserimento delle opere, punti di vista tra le case di Vasto Marina e non si tiene conto della vista dal belvedere del centro storico, per il quale si ammette esclusivamente che le opere principali saranno visibili. Beh, con un viadotto alto 35 metri e lungo centinaia non possono non ammetterlo. Solo che ritengono l'impatto "trascurabile", come scrivono testualmente a pagina 347 della relazione. Forse un viadotto lo considerano impattante solo se alto oltre 1.000 metri? Noi non la pensiamo certo così e saremo a fianco dell'amministrazione comunale e dei cittadini che vorranno opporsi a questo progetto errato. Ci chiediamo cosa ne pensa la regione Abruzzo e auspichiamo dalla Soprintendenza una bocciatura senza appello di questa ipotesi. Sarà utile presentare quante più osservazioni contrarie alla conferenza dei servizi e poi alla procedura di V.i.a. affinché Anas ritiri immediatamente questo progetto scellerato".

LA POLITICA. Il capogruppo in consiglio regionale del Partito democratico Silvio Paolucci invita l’esecutivo regionale a farsi mediatore di una soluzione che vada incontro alle posizioni non solo del consiglio comunale di Vasto, ma dando voce ai 29 Comuni del Vastese che anch'essi, con delibere di Consiglio, hanno avanzato l'ipotesi di un progetto alternativo. "La Regione apra un confronto con tutti i Comuni interessati dall’opera", dice Paolucci, "per trovare unitariamente una soluzione alternativa, capace di ridurre criticità e impatto ambientale, che non preveda gallerie, ponti o viadotti che andrebbero solo a deturpare la bellezza del territorio senza decongestionare minimamente il traffico pesante sul tratto di costa vastese".

Anche il senatore vastese Gianluca Castaldi (già sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, oggi in Commissione Politiche Comunitarie), si schiera contro il progetto Anas e del quale la Conferenza dei Servizi Preliminari, convocata dalla Regione per il 6 aprile discute il progetto di fattibilità tecnico ed economica nel tratto Vasto Sud - San Salvo Marina, dal km 517 e 524. In una interrogazione, insieme ai senatori Di Girolamo del M5S (capogruppo Commissione LL.PP.) ed il senatore Luciano D’Alfonso del Pd (presidente Commissione Finanze e Tesoro) si chiede al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, ”di attivarsi, nell’ambito delle proprie competenze ed attribuzioni, affinché la società Anas Spa convochi di sua iniziativa il dibattito pubblico come regolato dal Decreto del presidente del Consiglio dei ministri 10 maggio 2018, n. 76 e segnatamente dall’Art. 3. ambito di applicazione - comma 4".

"L’amministrazione regionale porta avanti il proprio lavoro e nella fattispecie ha convocato tutti gli Enti interessati per la conferenza dei Servizi preliminare sul progetto di fattibilità tecnico ed economica della S.S.16 “Adriatica” su proposta di Anas visto che la variante ricade nel territorio abruzzese. Mi spiace constatare alcune posizioni pretestuose e infantili di chi, in questi anni, invece di presentare alternative serie alla variante SS 16, ha prodotto solo fumo continuando a litigare senza arrivare a nulla di concreto”. Questo in una nota il commento del consigliere regionale capogruppo di Forza Italia Mauro Febbo che aggiunge: “ Mi preme sottolineare anche un’altra alterativa: quella della bretella, oggi richiesta da molti sindaci del vastese. Per la precisione si tratta dell’anello che collega i caselli di Vasto nord e Vasto sud attraverso le fondovalle Sinello, Cena e Treste che questo governo regionale di centrodestra ha inserito tra gli interventi con priorità “molto alta” nel piano delle infrastrutture strategiche della Regione Abruzzo (Dgr 337/2020). Inoltre la Regione è ben consapevole del lavoro fatto e da fare per portare avanti la valorizzazione del mare e della Costa dei Trabocchi e non permetteremo all’Anas di realizzare un progetto che rovini l’immagine turistica non solo del vastese ma dell’intero Abruzzo”.

Il segretario regionale di Fratelli d'Italia Etelwardo Sigismondi rilancia "la necessità di un arretramento della strada statale rispetto all’attuale percorso". "Questa è una posizione chiara da sempre per il centrodestra", dice, "sono, quindi, del tutto fuori luogo le dichiarazioni dei rappresentanti del centrosinistra vastese che, evidentemente, già in campagna elettorale, cercano di attaccare la Regione accusandola di aver addirittura recepito il progetto dell’Anas".