Comunicato Stampa: Consiglio Veneto approva Programma triennale e Elenco annuale lavori pubblici regionali

1 Aprile 2025


(Arv) Venezia 1 apr. 2025- Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato oggi, con i voti della maggioranza, la Proposta di deliberazione amministrativa n. 95 ‘Programma triennale dei Lavori pubblici 2025-2027 e Elenco annuale 2025 dell’amministrazione Regione del Veneto’, illustrato in aula dal relatore, il consigliere regionaleAlessandra Sponda(Lega-LV), e dal correlatoreJonatan Montanariello(Partito Democratico).
Il provvedimento era stato licenziato, a maggioranza, dalla Seconda commissione consiliare in cui era incardinato.
Come ricordato dal relatore Sponda, con deliberazione n. 115 del 10 febbraio 2025, la Giunta regionale ha adottato lo schema di Programma triennale 2025-2027 e dell’Elenco annuale 2025 dei Lavori pubblici di competenza regionale, di cui all’articolo 2, comma 2°, lettera a), della L.R. 27/2003 “Disposizioni generali in materia di lavori pubblici di interesse regionale e per le costruzioni in zone classificate sismiche”. Il Programma triennale si compone delle seguenti schede: Scheda A: Quadro delle risorse necessarie alla realizzazione del programma; Scheda B: Elenco delle opere incompiute (che risulta vuoto); Scheda C: Elenco degli immobili disponibili (anch’esso vuoto); Scheda D: Elenco degli interventi del Programma (nel quale, tra le altre cose, viene indicato il livello di priorità di ciascun intervento, massima, media, minima); Scheda E: Interventi ricompresi nell’Elenco annuale; Scheda F: Elenco degli interventi presenti nell'elenco annuale del precedente programma triennale e non riproposti e non avviati. Si evidenzia come gli interventi inseriti nel Programma triennale dei lavori pubblici 2025-2027 e nell’Elenco annuale 2025 rispettino i documenti programmatori e siano coerenti con il bilancio. L’importo totale delle risorse necessarie alla realizzazione del programma è pari a euro 270.903.016,91.
“Si tratta di un Piano importante - ha sottolineato il correlatore Montanariello - in gran parte dedicato alla difesa del suolo; mancano, tuttavia, e solo per fare alcuni esempi, gli interventi delle Ater, di Veneto Acque, sia in relazione ai Pfas sia agli interventi ordinari; il Piano, quindi, non dà la possibilità di capire, in realtà, quali saranno tutti i lavori pubblici che vengono fatti nella nostra Regione, e quindi la direzione verso la quale ci stiamo dirigendo o qual è in concreto la programmazione della Regione per la realizzazione degli interventi riguardanti il Piano Regionale Trasporti, non previsti o citati dal Piano. Se, per quanto riguarda la difesa del suolo, c’è una condivisione in relazione alle sfide che ci attendono, è altrettanto vero che altri interventi mancano, e quelli relativi alla realizzazione del PRT rappresentino uno degli esempi più evidenti. Un altro aspetto di merito riguarda l’aspetto economico-finanziario: il Piano triennale “cuba” circa 270 milioni di euro destinati a 124 interventi che, qualora fossero tutti realizzati, avrebbero una “cubatura” superiore ai 900 milioni di euro, tenuto inoltre che a oggi il finanziamento sarebbe certo solo per 81 interventi per i quali è prevista una copertura per il primo anno pari a circa 75 milioni di euro, con la Regione che destina risorse proprie per 5,8 milioni di euro destinati alle proprie sedi direzionali, interventi presenti dal 2020; ricordo a tal proposito il recente dibattito con l’assessore Calzavara, dove chiedevamo qual è l’idea del Consiglio, della Giunta sulle strutture della Regione: è ancora valida l’idea che si voleva vendere palazzo Balbi e ci si voleva trasferire in terraferma? Vantiamo un Piano triennale del valore di 270 milioni di euro, la Regione ne mette solo 15, a fronte di un valore che sfiora il miliardo di euro con certezza di finanziamento per il primo anno di 75 milioni”.
Successivamente, nel corso della discussione generale, sono intervenuti anche l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin, che ha ricordato gli investimenti per 2,2 miliardi di euro in opere per la difesa del suolo nell’arco di dieci anni, nonché i consiglieri di Europa Verde Renzo Masolo e Andrea Zanoni che hanno rilevato le criticità del Piano in ordine ai temi del consumo di suolo - argomento toccato anche dal consigliere Arturo Lorenzoni -, delle manutenzioni riguardanti gli immobili della Regione, delle opere forestali e delle casse di espansione, con particolare riguardo al progetto riguardante il Piave.

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