A teatro «distanti ma vicini» con le storie buffe di Morici
L’attore romano sceglie Spazio Rimediato per tornare sulle scene dal vivo: «È bello ricominciare dall’Aquila dove sanno che bisogna farsi forza e ripartire»
L’AQUILA. «Riparto da L’Aquila, grazie agli incredibili organizzatori di Spazio Rimediato». Così lo scrittore e attore romano Claudio Morici ha annunciato il suo ritorno sulle scene dopo il lockdown.
Sarà nel capoluogo dell’Abruzzo stasera sul palco del teatro off di Spazio Rimediato che riapre le porte al pubblico, seppur nel rispetto del distanziamento fisico, così come stabilito dall’ordinanza regionale n. 70. Morici porta in scena i suoi “Racconti da Camera” per uno spettacolo all’interno della rassegna TeatroAzione, in collaborazione col Teatro Stabile d’Abruzzo. I posti in platea prevedono una seduta e un distanziamento minimo, tra uno spettatore e l’altro, sia frontalmente che lateralmente, di almeno un metro fatta eccezione per i nuclei familiari.
In “Racconti da Camera” Morici legge il meglio del suo repertorio breve insieme a nuove esilaranti narrazioni. Storie di vita vera come “Luisa”, dove Morici cerca di conquistare una donna con 45 sms in un giorno. Viaggi nel tempo come “Roma 2089”, che gli è valso la finale di Italia’s Got Talent 2020. Brevi saggi del calibro di “Tecniche di rimorchio in fila al supermercato”, realizzato nel periodo della quarantena. Senza dimenticare il brillante “Tema delle medie”, scritto in pre-adolescenza con una mano sola.
Storie e storielle, confessioni, invettive, telefonate, ma anche strategie di sopravvivenza dal divano del salotto e veri e propri «racconti da camera», dopo gli incredibili mesi che abbiamo passato in casa. «Uno spettacolo comico e riflessivo, che si adatta al posto, all’orario e allo stato psichico del pubblico», assicurano gli organizzatori.
«È bello ricominciare proprio dall'Aquila», osserva Morici, «dove mi sembra che invitandomi così presto, e tenendoci tanto, mi abbiano voluto dire che bisogna sempre rimboccarsi le maniche e rimettersi subito in pista, qualsiasi cosa sia successa e succederà. Detto da loro ci credo di più. Saremo distanziati, ma solo nel mondo fisico e batteriologico».
Entusiasmo al teatro off per questo nuovo ritorno. «È il nostro modo di resistere», valuta Giuseppe Tomei gestore e co-fondatore di Spazio Rimediato. Da autore, ha scelto di dedicare il suo libro “Io non c’ero” (Aurora edizioni) proprio «A chi resiste». Una dedica che si sovrappone alle ferite di una città come L’Aquila, colpita undici anni fa dal terremoto. Una dedica che si può anche sovrapporre a qualsiasi contesto sociale alle prese con un tempo controverso come quello attuale. «Abbiamo scelto di esserci, di guardare avanti, di reinventare il nostro modo di lavorare», sottolinea, «per permettere alla nostra realtà e ai suoi spettacoli che veicola di sopravvivere e di resistere nel senso più vero e nobile». E proprio in questa ottica rientra la scelta di riadattare a radiodramma “L'Elefante di Raffaello”, spettacolo della Compagnia della Contessa patrocinato dal Tsa originariamente concepito per questo palcoscenico. Proprio a Spazio Rimediato, nel rispetto delle normative, hanno fatto riferimento attori e regista, Fabrizio Pompei, che si sono alternati nel dare voce ai personaggi di questo omaggio a Raffaello Sanzio nel cinquecentenario della morte e all’amico aquilano Giovanni Battista Branconio. Nel radiodramma, come nella versione teatrale originaria, si immagina che possa succedere di tutto, se una giornalista arrivata dal «mondo alla rovescia», cioè dall’Australia, piomba in Italia nel bel mezzo delle riprese di un film su Raffaello. Il radiodramma è disponibile sui canali social e sul sito della Compagnia della Contessa compagniadellacontessa.it
Sarà nel capoluogo dell’Abruzzo stasera sul palco del teatro off di Spazio Rimediato che riapre le porte al pubblico, seppur nel rispetto del distanziamento fisico, così come stabilito dall’ordinanza regionale n. 70. Morici porta in scena i suoi “Racconti da Camera” per uno spettacolo all’interno della rassegna TeatroAzione, in collaborazione col Teatro Stabile d’Abruzzo. I posti in platea prevedono una seduta e un distanziamento minimo, tra uno spettatore e l’altro, sia frontalmente che lateralmente, di almeno un metro fatta eccezione per i nuclei familiari.
In “Racconti da Camera” Morici legge il meglio del suo repertorio breve insieme a nuove esilaranti narrazioni. Storie di vita vera come “Luisa”, dove Morici cerca di conquistare una donna con 45 sms in un giorno. Viaggi nel tempo come “Roma 2089”, che gli è valso la finale di Italia’s Got Talent 2020. Brevi saggi del calibro di “Tecniche di rimorchio in fila al supermercato”, realizzato nel periodo della quarantena. Senza dimenticare il brillante “Tema delle medie”, scritto in pre-adolescenza con una mano sola.
Storie e storielle, confessioni, invettive, telefonate, ma anche strategie di sopravvivenza dal divano del salotto e veri e propri «racconti da camera», dopo gli incredibili mesi che abbiamo passato in casa. «Uno spettacolo comico e riflessivo, che si adatta al posto, all’orario e allo stato psichico del pubblico», assicurano gli organizzatori.
«È bello ricominciare proprio dall'Aquila», osserva Morici, «dove mi sembra che invitandomi così presto, e tenendoci tanto, mi abbiano voluto dire che bisogna sempre rimboccarsi le maniche e rimettersi subito in pista, qualsiasi cosa sia successa e succederà. Detto da loro ci credo di più. Saremo distanziati, ma solo nel mondo fisico e batteriologico».
Entusiasmo al teatro off per questo nuovo ritorno. «È il nostro modo di resistere», valuta Giuseppe Tomei gestore e co-fondatore di Spazio Rimediato. Da autore, ha scelto di dedicare il suo libro “Io non c’ero” (Aurora edizioni) proprio «A chi resiste». Una dedica che si sovrappone alle ferite di una città come L’Aquila, colpita undici anni fa dal terremoto. Una dedica che si può anche sovrapporre a qualsiasi contesto sociale alle prese con un tempo controverso come quello attuale. «Abbiamo scelto di esserci, di guardare avanti, di reinventare il nostro modo di lavorare», sottolinea, «per permettere alla nostra realtà e ai suoi spettacoli che veicola di sopravvivere e di resistere nel senso più vero e nobile». E proprio in questa ottica rientra la scelta di riadattare a radiodramma “L'Elefante di Raffaello”, spettacolo della Compagnia della Contessa patrocinato dal Tsa originariamente concepito per questo palcoscenico. Proprio a Spazio Rimediato, nel rispetto delle normative, hanno fatto riferimento attori e regista, Fabrizio Pompei, che si sono alternati nel dare voce ai personaggi di questo omaggio a Raffaello Sanzio nel cinquecentenario della morte e all’amico aquilano Giovanni Battista Branconio. Nel radiodramma, come nella versione teatrale originaria, si immagina che possa succedere di tutto, se una giornalista arrivata dal «mondo alla rovescia», cioè dall’Australia, piomba in Italia nel bel mezzo delle riprese di un film su Raffaello. Il radiodramma è disponibile sui canali social e sul sito della Compagnia della Contessa compagniadellacontessa.it