Frate Emiliano con Papa Francesco

IL LIBRO

Fra' Emiliano contro la maldicenza, al suo fianco il Papa

Francesco firma la prefazione del volume "Non sparlare degli altri" del rettore della Madonna del Silenzio di Avezzano: «Le parole possono essere baci, carezze, farmaci oppure coltelli, spade o proiettili»

«Il silenzio è anche la lingua di Dio ed è anche il linguaggio dell’amore, come sant’Agostino scrive: “Se taci, taci per amore, se parli, parla per amore”. Non sparlare degli altri, non è solo un atto morale, ma un gesto umano, perché quando “sparliamo” degli altri, sporchiamo l’immagine di Dio che c’è in ogni uomo». Sottolinea uno dei suoi concetti preferiti Papa Francesco nella prefazione al libro “Non sparlare degli altri!” (Effatà Editrice 2021, 5 euro), di padre Emiliano Antenucci, sacerdote originario di Vasto, rettore ad Avezzano del Santuario della Madonna del Silenzio – santuario voluto dallo stesso Papa Bergoglio – , in uscita il 15 gennaio.

«È importante l'uso giusto delle parole», osserva il Pontefice. «Le parole possono essere baci, carezze, farmaci oppure coltelli, spade o proiettili. Con la parola possiamo bene-dire o maledire, le parole possono essere muri chiusi o finestre aperte». Secondo Francesco, «siamo “terroristi”, quando buttiamo “le bombe” del pettegolezzo, della calunnia e dell’invidia». Il Papa ricorda nella prefazione all’agile volumetto «il cammino semplice di Madre Teresa di Calcutta e il cammino di santità di ogni cristiano: “Il frutto del silenzio è la preghiera / Il frutto della preghiera è la fede / Il frutto della fede è l'amore / Il frutto dell'amore è il servizio / Il frutto del servizio è la pace”. Si parte dal silenzio e si arriva alla carità verso gli altri», aggiunge. «La Vergine del Silenzio ci insegni l'uso giusto della nostra lingua, ci doni forza di benedire tutti, la pace nel cuore e la gioia di vivere».

C’è quindi il tema del «silenzio», oltre a quello di rifuggire dalla maldicenza, al centro del libro di fra Antenucci, sacerdote dell'Ordine dei Frati minori Cappuccini, che non a caso è l’inventore del corso «Silenzio, parla il Silenzio», tradotto anche in spagnolo e riprodotto in Messico da diversi anni. Si sta anche curando la traduzione del corso in lingua inglese per il Nord e il Sud America. L’Opera di Maria del Silenzio comprende vari gruppi di preghiera sparsi in Italia, in Ecuador, in Messico ed è in fase di costituzione in altri Paesi del mondo.

Il corso del Silenzio è stato approvato da madre Anna Maria Cànopi, abbadessa del monastero benedettino dell'Isola di San Giulio d’Orta (Novara), ed è sostenuto dalla preghiera e dall’intercessione di venticinque monasteri di clausura.

Fra' Emiliano si occupa di pastorale giovanile e di strada; le sue passioni sono la mistica e la spiritualità; in passato ha guidato «scuole di preghiera» e fatto catechesi in giro per l’Italia, collabora con la Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi, con un carcere di massima sicurezza, con varie associazioni, con Tv2000 e con diverse riviste on-line. Numerose sono le sue pubblicazioni, tradotte in varie lingue. Ha trascorso lunghi periodi in eremi e monasteri sparsi in tutta Italia. Una Quaresima intera l’ha trascorsa nella Certosa di Serra San Bruno. È stato nominato da Papa Francesco missionario della Misericordia a tempo indeterminato in occasione dell’Anno Santo straordinario della Misericordia. Il 15 giugno 2016, dopo l'udienza, papa Francesco ha benedetto l’icona della Vergine del Silenzio autografandola e dando a fra Emiliano la benedizione apostolica per il suo apostolato. Il Pontefice gli ha chiesto di aprire in Abruzzo un nuovo santuario dedicato alla Vergine del Silenzio. E dal 13 maggio del 2020 fra' Emiliano è rettore del Santuario della Madonna del Silenzio in Avezzano.