Massimo D'Anolfi, regista pescarese

CINEMA

“Guerra e pace” al Filmmaker festival 

Il film dei registi D’Anolfi (pescarese) e Parenti oggi nella storica rassegna milanese

PESCARA. “Guerra e pace” del pescarese Massimo D’Anolfi e della milanese Martina Parenti è il film d’apertura del 40° Filmmaker, storico festival milanese diretto da Luca Mosso in calendario da oggi al 6 dicembre on line su mymovies.it. Passato, presente e futuro, dall’invasione italiana della Libia nel 1911 a oggi: in che modo le immagini raccontano la guerra o prendono parte a essa col loro potere affabulatorio? Se lo chiede il film di D’Anolfi e Parenti. I due pluripremiati autori di “Spira mirabilis”, “L’infinita fabbrica del Duomo”, “Materia oscura”, vincitori proprio a Filmmaker con l’opera d’esordio “I promessi sposi” (2007), per realizzare “Guerra e pace” hanno indagato negli archivi (Istituto Luce, Cri, Cinémathèque svizzera, archivi militari), interrogando le immagini di guerra. In 4 capitoli – passato remoto, passato prossimo, presente, futuro – osservano anche il lavoro dell’archivista, di chi restaura e conserva la pellicola cinematografica. Alla crudeltà delle immagini di propaganda fanno da contrappunto l’amore e la cura con cui viene trattata la pellicola. I 2 registi esaminano la guerra, il suo rapporto con l’immaginario. Nel capitolo sul passato prossimo vi è il lavoro nell’unità di crisi della Farnesina, il monitoraggio delle zone di guerra; nel presente la creazione dell’immagine, i pericoli dietro la sua apparente neutralità. Raccontano come nell’École des métiers de l’image dell’aviazione francese ai militari s’insegna come immortalare le operazioni militari, con l’educazione all’immagine parte integrante della preparazione alla guerra in tempo di pace. Il futuro («dove tutto è già scritto», dicono) è il cinema, custode della memoria.