Guerritore sviscera un femminicidio di ieri con “Quel che so di lei”
L’attrice chiuderà il Fla sulla scena del Massimo di Pescara voce di una e mille “Donne prigioniere di amori straordinari”
PESCARA. Un femminicidio ante litteram. Con uno schema feroce che ancora oggi si ripete. Una storia senza tempo, quella della contessa Giulia Trigona, zia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, sposata con l’allora sindaco di Palermo e uccisa il 2 marzo 1911 in una pensioncina della capitale con ventisette coltellate dall’amante che lei aveva deciso di lasciare. A portarla in scena sarà la regina del teatro italiano, Monica Guerritore, che domenica 10 novembre alle ore 21 al teatro Massimo di Pescara chiuderà l’edizione numero ventidue del Fla – Festival di Libri e Altrecose.
Lo spettacolo “Quel che so di lei: donne prigioniere di amori straordinari” è ispirato a un tragico fatto di cronaca di inizio Novecento. Un delitto atroce che presenta tanti, troppi punti in comune con le violenze di oggi perpetrate sulle donne. Lo spettacolo è concepito come un racconto corale di voci femminili, uno spaccato sulla condizione delle donne tra scene, ricordi e monologhi di grandi personaggi femminili che hanno ispirato emotivamente l’attrice, drammaturga e regista. Storie di passione e furore come quelle di Marianne, La Lupa, la Signorina Giulia, Emma Bovary, Carmen e Oriana Fallaci. Al Fla Monica Guerritore racconta i momenti finali della tragica vita della contessa Trigona: le si affianca, ripercorre i suoi passi, i minuti, gli attimi, le domande e i pensieri che poteva avere in quel terribile pomeriggio quando decise di dare un ultimo appuntamento, in uno squallido albergo in via Giolitti, a Roma, al tenente di cavalleria Vincenzo Paternò. Narra al pubblico “quel che sa di lei”, e forse anche quello che non sa e che prova a immaginare attraverso i pensieri di altre donne ribelli, estreme e controverse.
Il Fla, organizzato da Mente Locale, è in programma a Pescara dal 7 al 10 novembre. Il programma della manifestazione che unisce cinema, letteratura, musica, fumetti, ma anche mostre, dibattiti e iniziative per bambini, è in fase di ultimazione. Tra le anticipazioni trapelate nelle ultime ore, ci sono i nomi dell’astrofisico e noto divulgatore scientifico Amedeo Balbi e della sociolinguista Vera Gheno. Domenica 10 novembre alle ore 16.30 al cinema teatro Massimo (sala 1) Balbi terrà la lectio “Il cosmo in brevi lezioni”: parlerà al pubblico di big bang, materia oscura, buchi neri, stelle, galassie e degli altri enigmi della scienza, rispondendo a domande e curiosità sul funzionamento dell’universo. Stesso giorno e stesso luogo, ma alle ore 21, per il talk “Grammamare usare le parole per cambiare il mondo” di Vera Gheno. Il neologismo, che è anche il titolo del suo ultimo libro, riassume l’approccio al linguaggio, un «amore non violento per la lingua» da parte di chi la studia, la comprende e la lascia libera di mutare. Come già annunciato nei giorni scorsi, il Fla ospiterà anche lo scrittore Nicola Lagioia, venerdì 8 novembre (ore 21) all’Auditorium Cerulli; l’attivista per i diritti civili Patrick Zaki (sabato 9 novembre alle 16.30 al teatro Massimo); Sergio Rubini, in scena con “Le città invisibili” di Calvino (sabato alle ore 21, cinema Massimo) e Giuseppe Tornatore per la mostra “Indiscrezioni” (sabato ore 19.30, Fondazione La Rocca), mentre domenica 10 novembre (ore 19, Auditorium Petruzzi) Maria Grazia Calandrone presenta “Magnifico e tremendo stava l’amore” (Einaudi). Annullato, invece, l’appuntamento di venerdì 8 novembre con Gio Evan, autore, umorista e performer.