“Ideologie”, Testa a Teramo con 4 conferenze su Pasolini tra consumismo e religione

15 Settembre 2024

TERAMO. L’opera di Pier Paolo Pasolini sarà illustrata attraverso gli occhi e il lavoro di un giovane regista e drammaturgo teramano, Lino Testa, che dal 24 settembre alle 18 e per quattro settimane...

TERAMO. L’opera di Pier Paolo Pasolini sarà illustrata attraverso gli occhi e il lavoro di un giovane regista e drammaturgo teramano, Lino Testa, che dal 24 settembre alle 18 e per quattro settimane presenzierà nella biblioteca provinciale “Delfico” di Teramo un ciclo di conferenze dal titolo “Ideologie” dedicate al poetam scrittore e regista friulano di nascita, ma romano di adozione. Il 30enne di Canzano specializzato in Filosofia ed Estetica dell’arte e appassionato di Pasolini, attraverso la lettura recitata e il commento degli “Scritti Corsari” – la raccolta degli articoli giornalistici firmati da Pasolini tra il 1973 e 1975 per Il Corriere della Sera e altre riviste – approfondirà, in quattro temi e con la prospettiva personale e da studioso, il pensiero e l’ideologia dell’anticonformista ribelle con immancabili riferimenti all’opera gramsciana. Le quattro conferenze ci restituiranno un’analisi di Pasolini scrittore, ma anche regista, saggista e poeta. Il primo incontro, martedì 24 settembre, verterà sull’edonismo, virando sull’amore «che per Pasolini è condizionato dalla mentalità del consumismo» spiega Testa «un concetto che verrà ripreso da molti autori contemporanei, come Zygmunt Bauman quando parla dell’amore liquido». Il 1° ottobre sarà la volta del tema delle religioni, «sulle quali prevalgono per “il corsaro” il progresso, il consumismo e il capitale, quindi, la “religione dei consumi”» come dice ancora Testa. Al centro dell’incontro dell’8 ottobre il «ribellismo», dove protagonisti saranno i giovani e si farà riferimento anche agli scontri di Valle Giulia del 1968 tra studenti e poliziotti che hanno ispirato una poesia di Pasolini e molte riflessioni. L’ultimo incontro del 15 ottobre affronterà il “Nuovo Fascismo” che «è l’unica, grande ideologia del consumismo» aggiunge Testa. Un Pasolini profetico, a volte mal interpretato, su molti aspetti della nostra contemporaneità. «Nella riflessione pasoliniana ho trovato molti spunti di riflessione personale» conclude Testa «ma sopratutto mi sono reso conto come ciò che lui descrive nel ’75 è di grande riflesso nella società odierna, soprattutto nell’analisi puntuale della condizione giovanile».Un’iniziativa della Compagnia di arti sperimentali “Questo buio feroce” con il sostegno del Consorzio Bim di Teramo, Auser, Arci e dello Spi Cgil.