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15 gennaio

15 Gennaio 2025

Oggi, ma nel 1978, a Buenos Aires, il XIV gran premio d’Argentina di Formula 1 terminava con un giro in meno, 52 rispetto ai 53 previsti, per errore dello sbandieratore Juan Manuel Fangio, già cinque volte campione del mondo ed argentino di origine abruzzese, che alzava la bandiera a scacchi sulla Lotus-Ford Cosworth sbagliata, ossia avvistando quella condotta dallo svedese Ronnie Peterson, contrassegnata dal numero di gara 6, invece che al passaggio di quella guidata da Mario Andretti, col 5, che si aggiudicava la sfida, che era la prima delle sedici previste nel calendario del mondiale automobilistico di quell’anno.

Lo sbaglio del “Chueco”, iridato nel ’51, nel ’54, nel ’55, nel ’56 e nel ’57, ritiratosi nel ’58, veniva sanato grazie al regolamento che prevedeva di chiudere con un lap d’anticipo senza che mutassero le posizioni, anche perché lo scenario della competizione era ben delineato. Andretti (nella foto, particolare, nell’abitacolo della sua monoposto nera e oro con la iconica pubblicità delle sigarette John player special di Nottingham, durante una pausa ai box) riusciva a precedere di 13 secondi l’austriaco Niki Lauda, ex ferrarista passato alla Brabham-Alfa Romeo, che faceva suo il secondo posto. Sul gradino più basso del podio, invece, saliva il francese Patrick Depailler, della Tyrrell Ford Cosworth. Andretti brillerà in quella stagione agonistica e sarà anche in grado di conquistare il titolo mondiale, il ventinovesimo messo in palio dalla Fia, la Federazione internazionale dell’automobile, l’8 ottobre successivo, a Montreal.

Dopo essersi aggiudicato anche i gran premi del Belgio, a Zolder, il 21 maggio, di Spagna, a Jarama, il 4 giugno, di Francia, a Le Castellet, il 2 luglio, di Germania, a Hockenheim, il 30 luglio, d’Olanda, a Zandvoort, il 17 agosto. Fangio tenterà di scusarsi addossando la colpa, inizialmente, ad una folata di vento. Comunque il caso occorso al grande pilota non sarà un unicum nel circus. Il caso più celebre sarà quello della gaffe della modella ed attivista di Toronto Chantelle “Winnie” Harlow, nel gran premio del Canada, il 10 giugno 2018, a Montreal, che sarà motivato ufficialmente “per difetto di comunicazione” con la direzione della pista.