STORIA E CINEMA
L’Italia del sorpasso, film e racconti dal Paese del "boom"
L’aquilana Greta Salve ha realizzato un documentario on line con Alessandro Gassmann, i fratelli Veronesi, Virzì e Paolo Mieli
“Il sorpasso” di Dino Risi è il film degli opposti. Racconta due modi diversi di vivere la vita – sguaiato nel personaggio di Bruno Cortona, interpretato da uno straripante Vittorio Gassman, e timido in Roberto Mariani, un Jean-Louis Trintignant agli esordi – ed è strutturato come un road movie all’italiana. Fotografa un periodo storico di rinascita e allo stesso tempo di disparità sociali. È partendo da questi presupposti che Greta Salve (nella foto), aquilana trapiantata a Teramo, autrice di documentari e programmi di storia, ha realizzato “L’Italia del sorpasso”, un prodotto accattivante, che ammicca con sapienza ai costumi di quell’Italia che stava cambiando pelle.
È un tuffo nel boom economico degli anni ‘50 che ha portato il nostro Paese ai vertici industriali mondiali e gli italiani a sperimentare un benessere per la prima volta anche sociale. I libri di storia e letteratura, il cinema e la televisione sono stati la cartina tornasole di questo grande mutamento, raccontandolo brillantemente insieme alle sue contraddizioni tramite la commedia all’italiana, la satira di costume e l’ironia.
Determinante la testimonianza di Alessandro Gassmann, figlio del grande Vittorio, che ha scandagliato in maniera anche aneddotica la carriera di suo padre Vittorio, di Alberto Sordi e degli altri grandi protagonisti della commedia all’italiana. I gusti, le contaminazioni vissute dai registi Paolo Virzì e Giovanni Veronesi, dallo scrittore Sandro Veronesi, sono intervallate da immagini dei film che hanno raccontato una bella fetta di storia del nostro Paese.
Il boom economico è stato tratteggiato dalla narrazione storica di Paolo Mieli e corredato dall'intervento di Paolo Grignaschi, ideatore di Orizzonti tv, che ha sostenuto il progetto. È un’occasione di riflessione e l’opportunità di attingere alla creatività della scuola cinematografica di quel tempo.
«L’idea di realizzare un documentario sul cinema», dichiara Greta Salve, «è nata grazie ad Alessandro Gassmann, un amico che ha capito prima di me le mie inclinazioni, il mio amore per il cinema e la voglia di raccontarlo. Così, abbiamo deciso di mettere insieme alcuni nostri amici, che col cinema hanno a che fare in modo diretto. Avevo condiviso il progetto con Paolo Mieli, il mio vero maestro e colui che mi ha insegnato tutto in ambito professionale, un uomo con le idee chiare e una delle menti più brillanti del nostro paese, e siamo partiti. Lo stesso Mieli, da storico, ha fatto da filo conduttore accompagnandoci in modo magistrale nel racconto degli anni che vanno dal dopoguerra al boom economico. È una produzione low budget che si è potuta realizzare grazie al sostegno di Orizzonti tv».
Il documentario è disponibile solo online, ha scopi esclusivamente narrativi e storici senza nessuna finalità di lucro. La fruizione è gratuita. Non è monetizzato, non è stato mai proiettato in pubblico ed è per una visione esclusivamente privata e didattica. Inoltre, non è stato riprodotto su nessun altro supporto video. I filmati di repertorio presentano ancora il timecode, perché il documentario è stato montato durante l’emergenza del Covid-19 e non è stato ancora possibile sostituirli.
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