La coda del Diavolo, thriller con Argentero versione dark

18 Novembre 2024

ROMA. Una Sardegna magica e quasi livida sotto la luce invernale fa da sfondo alla storia di ricerca della verità, resa più urgente dalla necessità di discolparsi di chi è stato incastrato, che è...

ROMA. Una Sardegna magica e quasi livida sotto la luce invernale fa da sfondo alla storia di ricerca della verità, resa più urgente dalla necessità di discolparsi di chi è stato incastrato, che è alla base di “La coda del diavolo”, in onda lunedì 25 novembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su Now e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K. Tratto dal libro di Maurizio Maggi (Longanesi) “La coda del diavolo”, diretto da Domenico De Feudis ha per protagonista Luca Argentero nel ruolo di Sante Moras, un ex poliziotto oggi guardia carceraria, che viene incolpato di un omicidio. Al suo fianco Cristiana Dell’Anna che interpreta Fabiana Lai, una giornalista decisa a non fermarsi di fronte alle apparenze, mentre Francesco Acquaroli ha il ruolo di Tommaso Lago, commissario di polizia inflessibile e determinato nella sua caccia all’uomo. «Il mio personaggio è insolito rispetto a quelli che ho interpretato finora», dice Argentero che ringrazia i produttori Andrea Paris e Matteo Rovere per «avere investito su un mio lato inedito: mi hanno coinvolto ancora prima della sceneggiatura nel passaggio dal libro allo script, difficile perché si tratta di esaurire una storia così, densa di personaggi e di background, in novanta minuti». Il risultato è «intrattenimento allo stato puro» dice l’attore soddisfatto di avere «acchiappato al volo un personaggio così, con una cupezza tutta sua, che non sorride mai... Non mi era mai capitato in vent’anni che faccio questo lavoro» i cui ultimi cinque sono trascorsi prestando «il mio lato empatico al personaggio di Doc che del resto funziona. Come sono riuscito a cambiare totalmente registro? Ho recitato...» sorride l’attore. Dell’Anna racconta di un set dal clima familiare e scherzoso rivendicando le scene d’azione come quelle di guida spericolata girate senza stunt man per le strade di una Sardegna priva di turisti «che abbiamo avuto il privilegio di vivere». La caratteristica principale del personaggio di Fabiana «è la missione della verità come fulcro della sua esistenza» spiega l'attrice lanciata da “Gomorra”, «ciò che la guida è la volontà di smascherare ogni pregiudizio, quello che la società odierna ha difficoltà a fare». Licenza artistica a parte, «io credo che esistano giornalisti così, che non si fermano davanti a niente, alcune firme lo dimostrano tutti i giorni». Un thriller ad alta tensione ma con un lato quasi metafisico: «Abbiamo girato con poca luce» dice De Feudis «ogni giorno cambiavamo location; la Sardegna era una sorta di limbo in cui questi tre “spiriti magni” gravitavano» racconta ancora il regista citando Dante. Il film è una produzione Groenlandia e Vision Distribution in collaborazione con Sky.