La coppia quasi spalancata di Fo e Rame torna in scena con Francini e Federico
L’AQUILA. Un testo storico, che ridefinisce il ruolo della donna nella coppia e riflette sul desiderio di felicità, esplorando le forme e i modi dell’amore nel mondo contemporaneo. È la pièce di...
L’AQUILA. Un testo storico, che ridefinisce il ruolo della donna nella coppia e riflette sul desiderio di felicità, esplorando le forme e i modi dell’amore nel mondo contemporaneo. È la pièce di Dario Fo e Franca Rame del 1983 “Coppia aperta, quasi spalancata”, portata in scena a L’Aquila da Chiara Francini e Alessandro Federico per la stagione di prosa del Tsa – Teatro Stabile d’Abruzzo. Tre le recite al ridotto del teatro Comunale: domani alle 21, giovedì 14 alle 17.30, venerdì 15 novembre alle 21.
La regia è firmata da Alessandro Tedeschi, luci di Alessandro Barbieri, scenografia di Katia Titolo, costumi Francesca Di Giuliano, musiche Pierluigi Pasino e Massimo Setti, produzione Infinito Teatro con Argot Produzioni. La protagonista Antonia è sposata da tempo con un uomo che non l’ama più e del quale è costretta ad accettare le relazioni extraconiugali. Lui è infatti un sostenitore della coppia aperta e del poliamore. Dapprima lei prova tristezza, arrivando persino a vagheggiare il suicidio, poi si rende conto di essere ancora giovane e pronta a iniziare una nuova vita. Ma proprio allora il marito inizia a ingelosirsi e cerca di impedirle la prosecuzione di una storia con un fisico, candidato al Nobel. «Prima regola: perché la coppia aperta funzioni, deve essere aperta da una parte sola, quella del maschio! Perché… se la coppia aperta è aperta da tutte e due le parti… ci sono le correnti d’aria!», si legge nelle note di presentazione dello spettacolo «L’energica Antonia incarna l’eroina perfetta di tutte le mogli tradite e racconta con ironia la loro “sopravvivenza” tra le mura domestiche. Pur di continuare a stare vicino al marito, la protagonista decide di accettare l’impensabile. Così tra dialoghi e monologhi brillanti si snodano gli episodi più assurdi». Solo quando nel cuore di Antonia si insedia un altro uomo, giovane e intelligente, il marito sembra accorgersi dell’esistenza della moglie, del suo essere donna, del suo disperato bisogno di essere amata e considerata.
«Questa commedia racconta cosa vuol dire stare in coppia. Fo e Rame lo descrivono in modo perfetto con toni divertenti, ma anche drammatici, raccontando le differenze tra psicologia maschile e femminile. Tutti si riconoscono infatti in “Coppia aperta, quasi spalancata”, che porta in scena la relativa insofferenza al concetto di monogamia». Spettacolo tra i più popolari in Italia negli anni Ottanta, ha avuto fortuna anche all’estero: in Germania, per esempio, ha riscosso un tale successo da essere proposta in 30 teatri contemporaneamente. A impersonare Antonia è la vulcanica ed eclettica attrice, scrittrice e conduttrice fiorentina Chiara Francini, familiare con la sua ironia alle platee televisive e cinematografiche, all’attivo conduzioni al fianco di monumenti della tv come Pippo Baudo e un esordio letterario, il romanzo “Non parlare con la bocca piena” (2017), da 45mila copie vendute e otto ristampe. Dopo aver recitato dal 2019 innumerevoli volte la pièce di Dario Fo e Franca Rame in teatro, Chiara Francini, sempre in coppia con Alessandro Federico, ha portato a fine estate “Coppia aperta, quasi spalancata” al cinema con l’omonimo film diretto da Federica Di Giacomo.