Lazza dopo Sanremo fa rotta sull’Abruzzo con il suo tour estivo
Il rapper che ha eguagliato il primato di Vasco Rossi a luglio sarà sul palco del Pinewood festival dell’Aquila
L'AQUILA. Lo sguardo severo, i tatuaggi sul volto e sul collo, la concentrazione per una prova che gli ha regalato il secondo posto nella classifica generale, un successo insperato alla vigilia di Sanremo. Ma c’è di più. In un’edizione che sarà ricordata per il disastro di Blanco a spese delle rose sistemate sul palco, a rendere il giusto omaggio ai fiori del Festival della Città dei fiori ci ha pensato Lazza.
Classe 1994, pseudonimo di Jacopo Lazzarini, si è già guadagnato un posto speciale nel cuore di tanti teenager. Dalla terza serata in poi è entrato pure nei cuori di tante mamme, almeno di quelle che lo hanno visto nel corso della terza serata. Dopo aver cantato la sua Cenere, il rapper ha infatti ricevuto — come tutti gli artisti in gara — il bouquet di fiori da Amadeus. Ma anziché ringraziare e uscire di scena, Lazza è sceso in platea per consegnare il mazzo di fiori alla sua mamma. «Ci tenevo a dare dei fiori speciali a una persona speciale», ha detto prima di raggiungere la donna.
Archiviata l’esperienza all’Ariston, Lazza si gode il momento e inizia a pensare ai suoi concerti estivi. Tra questi c’è il Pinewood dell’Aquila, la tre giorni di musica e incontri in programma dal 14 al 16 luglio all’Aeroporto dei Parchi. L’edizione dello scorso anno ha visto esibirsi oltre 25 artisti tra live, talk e panel, dal pomeriggio fino a tarda notte. Tra questi anche lo stesso Blanco, anche lui reduce da Sanremo, ma vincitore, ospite di punta della serata conclusiva di una kermesse che ha registrato circa 18mila accessi per ciascuna delle tre serate.
Lazza si è fatto strada sia come rapper sia come musicista e produttore discografico. Gli oltre 10 milioni di stream macinati ad oggi su tutte le piattaforme sono segno tangibile di come l’artista dei record abbia marchiato a fuoco il palco dell’Ariston con un brano che ha letteralmente conquistato pubblico e critica. E se Cenere vola sempre più in alto, la scia luminosa del successo di Sirio non è da meno: dopo aver conquistato per la diciannovesima settimana dalla release la vetta della classifica degli album più venduti, eguagliando l’incredibile primato di permanenza al numero di Vasco Rossi del 2011, oggi il disco dei record da oltre 800 milioni di stream è ufficialmente quinto disco di Platino, allungando la serie di certificazioni ottenute dall’artista milanese (classe 1994) del roster Me Next, ad oggi 43 dischi di platino e 37 dischi d’Oro.
«Non trovo nemmeno le parole», esulta il giovane. «Sembra incredibile aver raggiunto un traguardo del genere, ancora più incredibile è condividerlo con un grandissimo artista come Vasco, un mito! È un riconoscimento immenso, che ripaga del lavoro, dello studio, della dedizione e del costante impegno di questi anni. Ne sono onorato e mi spinge a fare ancora meglio. Altrettanto bello e gratificante è vedere così tanto affetto è leggere così tante parole di apprezzamento per Cenere. Sapere che è l'unico tra i brani sanremesi in Top 50 Global di Spotify mi riempie il cuore di gioia».
Il brano è scritto insieme a Davide Petrella, musicista e paroliere napoletano che curiosamente firma anche Due vite, canzone portata al trionfo da Marco Mengoni. In chiave Pinewood, il nome di Lazza si aggiunge a quello di un altro protagonista, seppur non in gara, della kermesse sanremese. Si tratta di Salmo, il cui vero nome è Maurizio Pisciottu, la cui esibizione a metà settimana, a bordo della nave di Costa Crociere, ha in qualche modo lasciato il segno: il cantante-rapper ha appassionato anche i non amanti del rap-crossover e alla fine della prestazione si è gettato in acqua, nella piscina che completava la coreografia, con tutto il microfono, diventando poi vittima dell’ironia di Fiorello.
Classe 1994, pseudonimo di Jacopo Lazzarini, si è già guadagnato un posto speciale nel cuore di tanti teenager. Dalla terza serata in poi è entrato pure nei cuori di tante mamme, almeno di quelle che lo hanno visto nel corso della terza serata. Dopo aver cantato la sua Cenere, il rapper ha infatti ricevuto — come tutti gli artisti in gara — il bouquet di fiori da Amadeus. Ma anziché ringraziare e uscire di scena, Lazza è sceso in platea per consegnare il mazzo di fiori alla sua mamma. «Ci tenevo a dare dei fiori speciali a una persona speciale», ha detto prima di raggiungere la donna.
Archiviata l’esperienza all’Ariston, Lazza si gode il momento e inizia a pensare ai suoi concerti estivi. Tra questi c’è il Pinewood dell’Aquila, la tre giorni di musica e incontri in programma dal 14 al 16 luglio all’Aeroporto dei Parchi. L’edizione dello scorso anno ha visto esibirsi oltre 25 artisti tra live, talk e panel, dal pomeriggio fino a tarda notte. Tra questi anche lo stesso Blanco, anche lui reduce da Sanremo, ma vincitore, ospite di punta della serata conclusiva di una kermesse che ha registrato circa 18mila accessi per ciascuna delle tre serate.
Lazza si è fatto strada sia come rapper sia come musicista e produttore discografico. Gli oltre 10 milioni di stream macinati ad oggi su tutte le piattaforme sono segno tangibile di come l’artista dei record abbia marchiato a fuoco il palco dell’Ariston con un brano che ha letteralmente conquistato pubblico e critica. E se Cenere vola sempre più in alto, la scia luminosa del successo di Sirio non è da meno: dopo aver conquistato per la diciannovesima settimana dalla release la vetta della classifica degli album più venduti, eguagliando l’incredibile primato di permanenza al numero di Vasco Rossi del 2011, oggi il disco dei record da oltre 800 milioni di stream è ufficialmente quinto disco di Platino, allungando la serie di certificazioni ottenute dall’artista milanese (classe 1994) del roster Me Next, ad oggi 43 dischi di platino e 37 dischi d’Oro.
«Non trovo nemmeno le parole», esulta il giovane. «Sembra incredibile aver raggiunto un traguardo del genere, ancora più incredibile è condividerlo con un grandissimo artista come Vasco, un mito! È un riconoscimento immenso, che ripaga del lavoro, dello studio, della dedizione e del costante impegno di questi anni. Ne sono onorato e mi spinge a fare ancora meglio. Altrettanto bello e gratificante è vedere così tanto affetto è leggere così tante parole di apprezzamento per Cenere. Sapere che è l'unico tra i brani sanremesi in Top 50 Global di Spotify mi riempie il cuore di gioia».
Il brano è scritto insieme a Davide Petrella, musicista e paroliere napoletano che curiosamente firma anche Due vite, canzone portata al trionfo da Marco Mengoni. In chiave Pinewood, il nome di Lazza si aggiunge a quello di un altro protagonista, seppur non in gara, della kermesse sanremese. Si tratta di Salmo, il cui vero nome è Maurizio Pisciottu, la cui esibizione a metà settimana, a bordo della nave di Costa Crociere, ha in qualche modo lasciato il segno: il cantante-rapper ha appassionato anche i non amanti del rap-crossover e alla fine della prestazione si è gettato in acqua, nella piscina che completava la coreografia, con tutto il microfono, diventando poi vittima dell’ironia di Fiorello.