Milani, Albanese e Virginia Raffaele in Abruzzo con “Un mondo a parte”
Il regista e il suo attore di culto accompagnano in sala il film girato tra Opi, Gioia dei Marsi e L’Aquila Domani a Montesilvano e a Pescara, mentre in trio con l’attrice saranno venerdì 22 ad Avezzano
PESCARA. È stato girato ed è ambientato in Abruzzo il nuovo film del regista Riccardo Milani, “Un mondo a parte”, che vede protagonisti Antonio Albanese e Virginia Raffaele. Fresco del Nastro D’Argento ottenuto nelle scorse settimane per il docufilm “Io, noi e Gaber”, il regista Milani, di casa in Abruzzo per aver scelto Pescasseroli come buen retiro, insieme alla moglie Paola Cortellesi, e dove ricopre il ruolo di direttore artistico del Flaiano Film Festival a Pescara, ha scelto proprio il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e i piccoli borghi dell’Aquilano per ambientare la sua ultima commedia.
E dopo aver girato le scene del film tra Opi, Gioia dei Marsi e L’Aquila, Milani e Albanese domani torneranno in Abruzzo per salutare il pubblico prima delle proiezioni del film, con un doppio appuntamento: alle 18,45 al The Space di Montesilvano e alle 21 al Multiplex Arca di Spoltore. Venerdì 22 marzo poi, alle 20.30, sarà invece la volta del Multiplex Astra di Avezzano dove sarà presente in sala anche Virginia Raffaele. Sul grande schermo, dunque, approdano i paesaggi innevati del Parco nazionale dove il maestro elementare Michele Cortese, interpretato da Albanese, si trasferisce dopo 40 anni di insegnamento nel caos di Roma. Su sua richiesta, l’insegnante riesce a farsi assegnare la cattedra all’Istituto Cesidio Gentile detto Jurico, dove ad attenderlo saranno una tormenta di neve e la vicepreside Agnese, impersonata da Virginia Raffaele. Quanto ai suoi allievi, il maestro dovrà fare i conti con un’unica pluriclasse, composta da bambini dai 7 ai 10 anni che lo aiuteranno a superare la sua inadeguatezza metropolitana in un borgo frequentato forse più da cervi e lupi (che compaiono anche sulla locandina del film, insieme a un suggestivo scorcio di Opi innevata) che da persone. Ma la sfida più grande, da vincere insieme alla vicepreside, sarà quella di evitare a tutti i costi la chiusura della scuola per mancanza di iscrizioni. Dopo aver raggiunto la sua stabilità, infatti, il maestro Cortese e la sua superiore riceveranno la terribile notizia che la scuola a giugno chiuderà i battenti. Da lì inizierà una vera e propria corsa contro il tempo per evitare questa circostanza con qualsiasi mezzo a disposizione.
Dopo un quarto di secolo dal successo del film cult “La guerra degli Antò”, ambientato a Montesilvano, e dopo le diverse pellicole del cineasta in cui l’Abruzzo, con le sue ambientazioni e il suo dialetto, ha fatto capolino sul grande schermo – basti pensare a zia Clementina in “Scusate se esisto”, a “Auguri professore” ambientato a San Sebastiano dei Marsi e Bisegna o a “Il posto dell’anima” girato a Vasto –, Milani sceglie ancora l’Abruzzo. Una regione alla quale il regista è legato sin da bambino, come raccontato recentemente in un’intervista: «Quando ero piccolo, il mio Abruzzo si raggiungeva senza l’autostrada, percorrendo, da Roma, la via Salaria. Con la 850 di mio padre era una roba di tre ore e mezzo. E il mio Abruzzo da piccolo erano i paesi di Marucci, Pizzoli, Arischia, L’Aquila, il lago di Campotosto, placido e verde d’estate e ghiacciato d’inverno con noi incoscienti che ci camminavamo sopra». Quel gelo che ha lasciato affrontare a Raffaele e Albanese, attore che in “Un Mondo a Parte” dirige per la quinta volta. «La convocazione sul set era per le 6 del mattino, faceva un freddo porco, avevamo tre maglie termiche una sopra l’altra», hanno raccontato gli attori parlando delle riprese a Opi. «Durante un ciak (temperatura esterna -12 gradi), ci si è avvicinato un cervo con un palco stupendo. Per non spaventarlo abbiamo camminato al rallentatore. Un’ora per girare due minuti, ma che magia». Il film è prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, soggetto e sceneggiatura sono di Michele Astori e Riccardo Milani, mentre la distribuzione è affidata a Medusa Film.
E dopo aver girato le scene del film tra Opi, Gioia dei Marsi e L’Aquila, Milani e Albanese domani torneranno in Abruzzo per salutare il pubblico prima delle proiezioni del film, con un doppio appuntamento: alle 18,45 al The Space di Montesilvano e alle 21 al Multiplex Arca di Spoltore. Venerdì 22 marzo poi, alle 20.30, sarà invece la volta del Multiplex Astra di Avezzano dove sarà presente in sala anche Virginia Raffaele. Sul grande schermo, dunque, approdano i paesaggi innevati del Parco nazionale dove il maestro elementare Michele Cortese, interpretato da Albanese, si trasferisce dopo 40 anni di insegnamento nel caos di Roma. Su sua richiesta, l’insegnante riesce a farsi assegnare la cattedra all’Istituto Cesidio Gentile detto Jurico, dove ad attenderlo saranno una tormenta di neve e la vicepreside Agnese, impersonata da Virginia Raffaele. Quanto ai suoi allievi, il maestro dovrà fare i conti con un’unica pluriclasse, composta da bambini dai 7 ai 10 anni che lo aiuteranno a superare la sua inadeguatezza metropolitana in un borgo frequentato forse più da cervi e lupi (che compaiono anche sulla locandina del film, insieme a un suggestivo scorcio di Opi innevata) che da persone. Ma la sfida più grande, da vincere insieme alla vicepreside, sarà quella di evitare a tutti i costi la chiusura della scuola per mancanza di iscrizioni. Dopo aver raggiunto la sua stabilità, infatti, il maestro Cortese e la sua superiore riceveranno la terribile notizia che la scuola a giugno chiuderà i battenti. Da lì inizierà una vera e propria corsa contro il tempo per evitare questa circostanza con qualsiasi mezzo a disposizione.
Dopo un quarto di secolo dal successo del film cult “La guerra degli Antò”, ambientato a Montesilvano, e dopo le diverse pellicole del cineasta in cui l’Abruzzo, con le sue ambientazioni e il suo dialetto, ha fatto capolino sul grande schermo – basti pensare a zia Clementina in “Scusate se esisto”, a “Auguri professore” ambientato a San Sebastiano dei Marsi e Bisegna o a “Il posto dell’anima” girato a Vasto –, Milani sceglie ancora l’Abruzzo. Una regione alla quale il regista è legato sin da bambino, come raccontato recentemente in un’intervista: «Quando ero piccolo, il mio Abruzzo si raggiungeva senza l’autostrada, percorrendo, da Roma, la via Salaria. Con la 850 di mio padre era una roba di tre ore e mezzo. E il mio Abruzzo da piccolo erano i paesi di Marucci, Pizzoli, Arischia, L’Aquila, il lago di Campotosto, placido e verde d’estate e ghiacciato d’inverno con noi incoscienti che ci camminavamo sopra». Quel gelo che ha lasciato affrontare a Raffaele e Albanese, attore che in “Un Mondo a Parte” dirige per la quinta volta. «La convocazione sul set era per le 6 del mattino, faceva un freddo porco, avevamo tre maglie termiche una sopra l’altra», hanno raccontato gli attori parlando delle riprese a Opi. «Durante un ciak (temperatura esterna -12 gradi), ci si è avvicinato un cervo con un palco stupendo. Per non spaventarlo abbiamo camminato al rallentatore. Un’ora per girare due minuti, ma che magia». Il film è prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, soggetto e sceneggiatura sono di Michele Astori e Riccardo Milani, mentre la distribuzione è affidata a Medusa Film.