Mille Volti Milli: Teramo celebra i 200 anni della sua poetessa rap

30 Ottobre 2024

TERAMO. Nel 2025 cadrà il bicentenario della nascita della poeta e didatta teramana Giannina Milli, autrice conosciuta e apprezzata in tutta Italia, musicista e cantante, grande improvvisatrice di...

TERAMO. Nel 2025 cadrà il bicentenario della nascita della poeta e didatta teramana Giannina Milli, autrice conosciuta e apprezzata in tutta Italia, musicista e cantante, grande improvvisatrice di versi, protagonista con la sua arte dei salotti letterari e frequentatrice di circoli risorgimentali. Un gruppo di lavoro promosso a Teramo dall’associazione Tetraktis presieduta da Franco Esposito e composto da insegnanti sta preparando per l’anno prossimo un ciclo di eventi artistici, letterari, formativi e di cultura urbana per celebrare l’illustre teramana, dal titolo “Mille Volti Milli”. Un programma in cantiere che i promotori non hanno voluto svelare nella conferenza stampa tenuta ieri nella sede della Provincia, che si trova in via Giannina Milli, uno dei segni che in città ricordano la poeta, come il liceo a lei intitolato o la targa accanto al duomo a rammentare che lì, tra le case addossate alla cattedrale e abbattute nel 1930 per isolare la cattedrale, c’era anche la casa natale di Giannina. E poi il busto nel giardino dei Tigli, unica donna in mezzo a tanti uomini, e quello alla villa comunale Bandini. «Con la sua capacità improvvisativa, col suo poetare libero Giannina Milli fu una sorta di rapper in anticipo sui tempi. Vogliamo avvicinarla ai giovani, togliere la polvere dalla sua figura, tirarla fuori dall’oblio» ha detto Clara Taraschi, curatrice del progetto «Era una personalità di forte temperamento, protagonista nella società del suo tempo col suo impegno civile ed educativo». Giovanna “Giannina” Milli (Teramo 24 maggio 1825 – Firenze 8 ottobre 1888) fu autrice di testi e componimenti poetici editi in varie parti d'Italia; del 1848 la prima raccolta “Poesie varie” (Teramo, Marsilii); la silloge più importante, “Poesie” (1862-63) fu stampata a Firenze da Le Monnier in due volumi. Sarebbe auspicabile all’interno di “Mille Volti Milli” un progetto editoriale di riordino e ristampa della sua produzione poetica e dei carteggi epistolari. (afu)