Oggi “Fuori uso 1990-2008 Ricordando Cesare Manzo” al Florian Espace di Pescara
PESCARA. “Fuori uso 1990-2008. Ricordando Cesare Manzo”, a cura di Sibilla Panerai e Anton Giulio Zimarino, è la serata speciale Oikos per la 20ª Giornata del contemporaneo Amaci in programma oggi a...
PESCARA. “Fuori uso 1990-2008. Ricordando Cesare Manzo”, a cura di Sibilla Panerai e Anton Giulio Zimarino, è la serata speciale Oikos per la 20ª Giornata del contemporaneo Amaci in programma oggi a Pescara al Florian Espace (ore 20.45, ingresso gratuito). La serata non rientra nella rassegna Teatro d’Autore ed altri linguaggi, in corso nello spazio di via Valle Roveto, ma il Florian Metateatro ha aderito di slancio all’iniziativa essendo stato parte di quella luminosa storia. La serata ricorda a 5 anni dalla morte il gallerista e promotore culturale Cesare Manzo (1946-2019), ideatore di Fuori Uso, rassegna di arte contemporanea inventata nel 1990 negli spazi dismessi di Pescara con l’intento di inserire la città nel circuito internazionale. Una trovata folgorante e innovativa che ha fatto scuola. Lunga la storia della Galleria Cesare Manzo, attiva per 48 anni a Pescara (1966-2014), con diramazioni a Roma (2007-11) e Milano (1980-85). «È un ricordo di e per Cesare Manzo» spiega il Florian, che dal 1993 ha partecipato a Fuori Uso in diverse occasioni, «un’anima libera e inquieta che ha saputo dare voce alle proposte più interessanti del contemporaneo, tra cui Boetti, Sandro Chia, Eliseo Mattiacci, Mimmo Palladino, Getulio Alviani, David Hammons, Gilberto Zorio, Paola Pivi, Vanessa Beecroft, e ha contribuito a scrivere la storia dell’arte in Italia come gallerista ideatore e promotore di un format di recupero creativo dei luoghi abbandonati, poi replicato in tutta la nazione». Durante la serata sarà presentato il video di Manzo del 2009, proiettato il 14 e 15 marzo di quell’anno a piazza Salotto in luogo della rassegna, incompiuta per assenza di fondi. Il filmato ripercorre la storia di Fuori Uso dal 1990 al 2008, con oltre 400 artisti, 22 curatori, 14 luoghi espositivi, attraverso reperti, racconti e luoghi lasciati in abbandono: fabbrica del liquore Aurum, deposito autobus ex Fea, istituto Di Marzio, mercato ortofrutticolo ex Cofa, clinica Baiocchi, albergo di ferrovieri Ferrotel, Stella Maris, i piloni del raccordo stradale. “Fuori Uso” ridiede vita a spazi pubblici in abbandono facendone le sedi del confronto tra artisti abruzzesi e artisti operanti a livello nazionale e internazionale. Questo ricordo di Manzo vuol far conoscere soprattutto ai giovani il valore culturale di quel progetto, tuttora attuale nel suo denunciare la mancanza di spazi pubblici per la fruizione artistica. (afu)