“Orizzonti”, esperienze e riflessioni in note

20 Novembre 2024

Ecco il nuovo album del compositore teramano Caporale in quartetto jazz

TERAMO. Il nuovo album del Gianluca Caporale Quartet “Orizzonti" è un bel disco dal deciso senso melodico, in cui composizione e musica d’insieme si sposano con raffinatezza. Uscito in estate per l’etichetta laziale Emme Record Label di Enrico Moccia, “Orizzonti” vede la partecipazione accanto al leader Caporale, sassofonista e compositore teramano, di altri valenti jazzisti, suoi abituali compagni di palco e sala d’incisione, Luca Bulgarelli al contrabbasso, Glauco Di Sabatino alla batteria e Roberto Tarenzi al pianoforte, con l’aggiunta della partecipazione speciale di Fabio Zeppetella alla chitarra. Il disco è in negozio e su YouTube, Spotify, Apple music e altre piattaforme. «“Orizzonti” racchiude le mie emozioni, le mie esperienze e le mie riflessioni su vari temi della vita. Brani più ritmati si alternano a ballate che parlano di amore, speranza, dolore, crescita personale. Spero che l’ascolto di questo disco possa portare un momento di gioia, conforto o riflessione. Un ringraziamento va a tutti quelli che mi hanno sostenuto in questo percorso», dice Gianluca Caporale, docente di sassofono jazz nel conservatorio aquilano Casella, interprete e autore di tutti i pezzi contenuti nel disco. «Tra i brani più rappresentativi del disco la title track “Orizzonti” ha un ruolo fondamentale perché rappresenta la crescita insita in ognuno di noi e l’orizzonte interiore che ci porta a crescere e ad avere una prospettiva sempre diversa». “Arcobaleno” è invece una ballata dal sapore un po’ malinconico e introspettivo, scritta in un momento di quiete durante il periodo della pandemia. Di sapore metropolitano, “New York City”, la composizione più vicina allo stile bebop, prende spunto da un viaggio di diversi anni fa nella Grande Mela. “Blues for Joshua” è un blues dedicato al grande Joshua Redman, sassofonista che ha lasciato un segno importante, mentre “Dreaming”, che vede la partecipazione di Alessandro Di Bonaventura alla tromba e Sabatino Di Donatantonio al trombone, è la traccia che lascia più spazio al fraseggio tra i fiati, premiando l’aspetto compositivo. Il dialogo serrato tra chitarra e sax è invece protagonista di “Songs for my sons”, brano che Caporale dedica ai figli e che descrive in maniera giocosa le piccole baruffe dei due bambini. «L’album rappresenta un viaggio interiore, con i brani che partono quasi sempre da esperienze di vita vissuta o da immagini che prendono spunto dalla realtà». Alle melodie limpide e dirette dei brani nel raccontare e disegnare storie corrisponde stilisticamente la coesione degli strumenti, che prevale sempre sull’estro del singolo. Il sax di Gianluca Caporale si alterna spesso alla chitarra o al pianoforte nei temi principali, creando un fraseggio intenso tra brani dinamici ed espressivi, ma non manca l’improvvisazione, a ribadire il legame con il jazz bebop.